Cliente evoluto e prestiti online
3 ott 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Eh sì, il cliente bancario “evoluto” è sempre più evoluto. Secondo la recente indagine realizzata dall’Associazione bancaria italiana in collaborazione con l’Ipsos – condotta su un campione di clienti bancari considerati appunto “evoluti” in quanto utilizzano abitualmente Internet e il conto corrente online – oggi la relazione con la banca è più digitale e personalizzata che mai: due su tre (pari al 65% del totale, a fronte del 52% del 2017) utilizzano il mobile banking (che diventano uno su tre se consideriamo tutti i clienti “bancarizzati”, ovvero che si avvalgono di sportelli e servizi bancari). L’indagine ci dice che questa fascia di clientela è sempre più consapevole delle sue scelte finanziarie, ha un’età media di 42 anni, è istruita (il 23% ha una laurea) e vive nei centri più popolati (il 15% in una metropoli), dove si avverte di più l’esigenza di usare in modo dinamico i servizi bancari e finanziari. Ok l’innovazione, ma per avere la giusta assistenza nella gestione dei servizi finanziari più articolati il cliente “evoluto” non si ferma all’online: preferisce piuttosto confrontarsi con un consulente finanziario o con un referente in agenzia, e nel 40% dei casi ricorre al contact center.
In un caso su tre, poi, il cliente “evoluto” ha rapporti con più banche. L’indagine ci rivela anche che il 42% dei clienti riconducibili a questa categoria nel 2018 si è dedicato al cosiddetto “shopping around”, cioè si è un po’ guardato in giro, confermando la sua tendenza a cercare attivamente soluzioni, offerte e informazioni sui prodotti e i servizi finanziari. Utilizza il sito web della banca e riceve volentieri e-mail sui nuovi prodotti, così come volentieri si informa sulle iniziative della sua banca anche tramite i media più tradizionali, per esempio radio e televisione. Un approccio, aggiungiamo noi, che si applica anche alla ricerca dei prodotti di credito al consumo. Al canale online, infatti, si può fare ricorso anche per richiedere un prestito e, prima ancora, per comparare le offerte disponibili sul mercato, con relativi piani di rientro e tassi di interesse. Può quindi essere interessante ragionare sulle buone pratiche da seguire se ci vuol mettere alla ricerca di un prestito online.
Per esempio, come scegliere la piattaforma di comparazione più sicura? Un modo per individuare quelle che danno maggiori garanzie di sicurezza c’è: basta controllare che riporti con la dovuta evidenza (generalmente in home page) la certificazione rilasciata dalla Banca d’Italia per consentirle di operare. Sarebbe bene, poi, verificare che la piattaforma prescelta non contempli costi nascosti, come commissioni o spese extra non specificate al momento in cui si chiede il prestito. Poter domandare un prestito con pochi e rapidi clic ci facilita la vita ma, se non si pone la dovuta attenzione, ce la può anche infaustamente complicare. Sì, perché spesso, quando si ha urgente bisogno di liquidità, si tende a credere che inoltrare la richiesta a più società contemporaneamente incrementi le chance di ricevere i soldi necessari. In realtà, interpellare più di una società alla volta rischia solo di creare un ingorgo che, al contrario, alza solo le probabilità di rifiuto.
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