Chiedere un prestito per i consumi green
23 feb 2015 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Minori consumi, ma decisamente più sostenibili. E ben più leggeri per il portafoglio, il che non guasta affatto. Bisognerà però cambiare impianti e abitudini, magari con l’aiuto di un prestito. Giovedì 26 febbraio entrano in vigore i nuovi standard fissati dall’Unione europea per i forni, le cappe e i piani cottura, proprio con l’obiettivo di ridurre l’impatto dei consumi sul portafoglio e sull’ambiente. L’Unione europea intende mettere al bando in modo progressivo cappe, forni e piani cottura che non sono in linea con i più severi requisiti di risparmio energetico, il tutto nel quadro della direttiva sull’ecodesign. Stando alle stime della Commissione europea, passare dai vecchi ai nuovi impianti gioverebbe alle famiglie, che potrebbero in quel caso contare su un risparmio medio di circa 50 euro l’anno. Senza contare la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, riduzione che è sempre una buona notizia per l’ambiente e per noi e i nostri figli, che ci viviamo dentro.
Una felice notizia anche per i produttori, che sotto la spinta di questo nuovo stimolo avranno in mano qualche buona carta in più per vincere almeno una mano nella costante partita con i concorrenti asiatici. Per i “nostri” ci saranno norme severe, ma non troppo: la direttiva dell’Unione europea consentirà di mettere sul mercato i modelli di vecchia generazione fino all’esaurimento degli stock in magazzino. Il ruolo che giocheranno i consumatori sarà però sempre fondamentale: dovranno combattere la tentazione di scegliere il prodotto con il prezzo più basso, che fa risparmiare qualche soldino sul momento ma che poi comporta consumi - e quindi spese - più alti negli anni durante i quali lo si usa. Secondo le intenzioni del regolatore, i forni europei saranno migliori per l’isolamento e per il design, i piani cottura saranno più performanti per via dei sensori e dei controlli e le cappe saranno al top della loro categoria per il design e per il flusso d’aria.
Le nuove normative dell’Unione europea sono pensate per abbassare di 79 miliardi di euro all’anno la “bolletta” del Vecchio Continente entro il 2020. Non solo cucina: per il mese di settembre è attesa l’entrata in vigore di nuove norme su scaldabagni e caldaie. Tutto ciò non deve spaventare ma essere visto come un’opportunità: spendere oggi per guadagnare risparmiando da domani in avanti. E nello spendere oggi, volendo, un prestito ci può dare una mano. In genere, ogni volta che scattano nuove regole, il mercato del credito si adegua per fare in modo di cogliere l’occasione e offrire prodotti che possano essere utili e interessanti per i consumatori. C’è quindi da aspettarsi un nuovo proliferare di prestiti “green”. Prestiti che comunque già adesso non si può certo dire che scarseggino. Esistono per esempio finanziamenti per l’installazione di pannelli solari e di nuovi infissi che isolano meglio la casa riducendo gli sprechi. In alternativa, si può più genericamente richiedere un prestito personale per elettrodomestici o per impianti per la casa. In questo modo, è possibile ottenere fino a 60mila, da restituire al massimo in 120 mesi.
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