Il governo studia il paniere dei prodotti a prezzi calmierati
26 lug 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Appuntamento con la grande distribuzione
Il governo si attiva per porre un freno all'inflazione. Lo fa cercando di predisporre un paniere di prodotti di largo consumo a prezzi calmierati, secondo quanto annuncia il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso che ha preso visione delle istanze delle categorie durante un tavolo con la grande distribuzione.
Il tema è parecchio delicato, visto che i prezzi hanno toccato vette difficilmente immaginabili fino a poco tempo fa: rincari che preoccupano soprattutto per il pericolo che alcune famgilie debbano ricorrere a prestiti personali per tirare avanti il quotidiano.
Ministro Urso, confronto iniziato
“È iniziato un confronto che dovrebbe portarci a un'intesa con la grande distribuzione, ma dobbiamo coinvolgere anche il sistema produttivo - sottolinea Urso - Penso che la prossima settimana entreremo nel vivo di questo confronto per raggiungere formalmente un'intesa che possa consentire ai cittadini di percepire una significativa riduzione dei prezzi dei beni a maggior consumo”.
Soddisfazione Assoutenti
“È stata pienamente accolta la nostra richiesta avanzata mesi fa al governo per contrastare i rincari alimentari e aiutare le famiglie a fare la spesa”. Si esprime così il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi circa il paniere di beni a prezzi calmierati. “Da due mesi – dice Truzzi - sollecitavamo ogni giorno l’esecutivo a farsi promotore di accordi con gli attori della filiera finalizzati a ottenere panieri di beni a prezzi ribassati, e finalmente abbiamo ottenuto un importante successo nell’interesse di tutta la collettività. Ora è importante estendere qualsiasi accordo a produttori, commercianti ed esercizi pubblici, in modo da ampliare sia l’elenco di beni da inserire nel paniere, sia le opportunità di sconti per le famiglie, ad esempio coinvolgendo bar, ristoranti, pizzerie e altri. Un'iniziativa, questa del governo, che potrebbe realmente contrastare il caro-prezzi, dal momento che gli alimentari nell’ultimo mese hanno subito aumenti del +11% su base annua, pari ad un maggior esborso di 846 euro annui a famiglia. Rincari che nel corso dei mesi hanno costretto un crescente numero di italiani a ridurre la quantità di cibo in tavola”.
Apprezzamento del Codacons
La proposta del ministro delle Imprese ha ricevuto l'apprezzamento del Codacons. “Qualsiasi provvedimento in grado di calmierare i listini al dettaglio è il benvenuto – spiega il presidente Carlo Rienzi - Soprattutto in considerazione del fatto che i prodotti più acquistati dai cittadini, come alimentari e carrello della spesa, continuano a registrare aumenti annui a due cifre. Dalla misura, che non costituisce affatto una intesa restrittiva della concorrenza, ci saranno quindi solo vantaggi per le famiglie, anche perché i prezzi potranno essere ritoccati al ribasso qualora i listini alimentari dovessero tornare a scendere in Italia. Accordi di questo tipo vanno difesi e incentivati, perché a differenza di bonus una tantum che non risolvono il problema dei prezzi, sono iniziative in grado di apportare vantaggi per tutti e su larga scala, producendo un effetto calmierante sui listini e innescando la concorrenza”.
Unc “valuta” la proposta
“Sospendiamo il giudizio in attesa di sapere cosa intende fare esattamente il ministro – aggiunge Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori - L’iniziativa, infatti, può essere positiva, ma presenta anche possibili rischi. A titolo di esempio se si proponesse di congelare il prezzo di alcuni prodotti, in un momento in cui invece dovrebbero iniziare a scendere, si cadrebbe dalla padella nella brace. Occorre anche evitare che gli accordi con la grande distribuzione possano di fatto costituire un’intesa restrittiva della concorrenza. Sarebbe positivo, invece, se le imprese si impegnassero a vendere al loro prezzo di costo i prodotti di questo paniere“.
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