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Quali sono i diritti del debitore

23 mag 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.

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Chiunque riceva un prestito riconducibile alla categoria del credito al consumo gode di una serie di diritti che sono garantiti per legge. Nella fase della scelta, il consumatore ha diritto ad avere gratis dalla banca, dalla finanziaria o dall’intermediario informazioni utili a mettere a confronto le varie offerte. È un diritto anche ricevere in modo gratuito il modulo Secci, oltre alle relative spiegazioni dell’ente creditizio o dell’intermediario. Il consumatore può anche avere accesso, senza costi, a una copia completa del contratto, che può portar via con sé, in modo da soppesarne con calma e attenzione le implicazioni prima della sottoscrizione, senza impegno per le parti. Modulo Secci e copia completa del contratto si possono consultare anche sul sito web del creditore, quando e? possibile finalizzare il contratto online. Ovviamente, il consumatore ha diritto di sapere qual è il Tasso annuo effettivo globale (Taeg) e la cifra complessiva dovuta. E se la richiesta di finanziamento si scontra con un rifiuto, il consumatore ha il diritto di sapere se ciò si deve alla consultazione di una banca dati.

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Al consumatore va nel caso indicata la banca dati consultata e vanno segnalati gli elementi che sono emersi dalla consultazione. Ottenuto ciò, il cliente ha il diritto di chiedere alla banca dati una copia dell’esito della verifica. Se invece tutto procede secondo i piani, prima della firma il consumatore può domandare delucidazioni sui modi e i tempi dell’estinzione anticipata del finanziamento e sull’eventuale recesso dal contratto. Dopo la firma, il consumatore ha il diritto di non subire condizioni contrattuali di sfavore rispetto a quelle riportare sul modulo Secci o su un altro documento informativo. Chi ottiene il prestito ha inoltre la facoltà di scegliere il canale, digitale o cartaceo, tramite cui ricevere le comunicazioni relative al finanziamento. In ultimo, ha diritto a ricevere una copia del contratto firmato dall’ente creditizio, che può conservare. Finché il finanziamento è in corso, il cliente ha diritto ad avere comunicazioni periodiche sull’andamento del rapporto contrattuale: come minimo, una volta all’anno. È un diritto contestare queste comunicazioni nei termini previsti per legge, ossia 60 giorni da quando si riceve la nota.

Il cliente deve vedersi recapitare un avviso scritto della prima segnalazione di informazioni negative in una banca dati, così come ha diritto a domandare la correzione o la cancellazione dei dati sbagliati o non precisi. Sempre per iscritto deve ricevere la comunicazione dell’eventuale cessione del credito o del contratto: a questo riguardo, ha diritto a portare e promuovere le sue ragioni anche presso il nuovo finanziatore. Il creditore, dal canto suo, deve sottoporre al debitore la proposta di qualunque modifica delle condizioni contrattuali con un preavviso di due mesi almeno e in forma scritta: di conseguenza, il cliente può rifiutare la proposta di modifica senza costi, procedendo al recesso dal contratto. A proposito di recesso: in genere può avvenire senza doversi giustificare entro 14 giorni dalla conclusione dal contratto. Infine, al consumatore va riconosciuto il diritto di estinguere in anticipo, in qualunque momento, in tutto o in parte, il finanziamento ottenuto.

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