Prestiti, una app può aiutarci
6 feb 2017 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Aiuto, ho esagerato con i prestiti: che faccio? Quello del sovraindebitamento è un tema che abbiamo toccato più e più volte. Fondamentalmente perché resta un argomento di grande attualità: a chiunque può capitare di fare male i conti con le proprie possibilità e, di conseguenza, di assumersi quell’impegno in più che poi manda in crisi il bilancio familiare. Questo le associazioni a tutela dei consumatori lo sanno bene. Tanto che il Movimento Difesa del Cittadino, in collaborazione con il Sistema di informazioni creditizie Experian, ha rilasciato l’app per dispositivi mobile Ratatua, nel quadro di un progetto che persegue l’obiettivo di accompagnare i cittadini verso una più consapevole gestione del bilancio familiare. Dal 30 gennaio, i consumatori possono scaricare Ratatua da Google Play e Apple Store. Come funziona? Dovendo aiutare l’utente a effettuare una valutazione adeguata della sua situazione economica e finanziaria, la app chiede di inserire informazioni su reddito, rate del mutuo, spese per la casa, entrate fisse e occasionali, cifra che mediamente esce dalle casse familiari ogni mese, e altre varie ed eventuali.
Ratatua elabora questi dati per tracciare il profilo finanziario dell’utente, consentendogli così di fare una simulazione di ciò che accadrebbe se chiedesse un nuovo prestito. Il risultato finale è un responso che dice se e quanto è opportuno procedere alla domanda di finanziamento, insieme ad alcuni consigli. “In questo modo”, spiega il Movimento, “Ratatua aiuta a evitare il rischio di incorrere nel sovraindebitamento, a sapere cosa fare se si è già in una situazione critica e a preservare la tranquillità economica”. A tutela del consumatore esistono - ricorda sempre il Movimento Difesa del Cittadino - tre leggi sul sovraindebitamento. La prima è la legge 108/96, con la quale il legislatore ha istituito il Fondo per la prevenzione dell’usura. La seconda è la riforma della legge fallimentare del 2005, che ha permesso l’accesso alla esdebitazione a chi esercita ditta individuale e lavoro autonomo. Infine, la legge 3/2012, contenente “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonche? di composizione delle crisi da sovraindebitamento”, ha introdotto nell’ordinamento un meccanismo di estinzione dei debiti pensato per le famiglie italiane.
La gestione del sovraindebitamento contempla tre possibilita?, che il Movimento illustra in una guida consultabile sul suo sito. Le riepiloghiamo in sintesi: accordo con i creditori, piano del consumatore e liquidazione del patrimonio. In tutti e tre i casi, il consumatore è assistito da appositi organismi di composizione della crisi, composti da professionisti (commercialisti, avvocati, notai: il registro è consultabile presso il ministero della Giustizia). Con l’accordo, il debitore può proporre ai creditori una ristrutturazione per il rimborso anche parziale dei crediti. Il piano del consumatore non richiede il consenso dei creditori ed e? rimesso alla valutazione del giudice, ma deve assicurare ai creditori una soddisfazione maggiore di quella che avrebbero con la liquidazione del patrimonio. Liquidazione che può rappresentare la prima scelta, l’unica via se il consumatore non può accedere alle altre procedure oppure il piano B dopo la revoca, l’annullamento o la cessazione degli effetti di un accordo o di un piano.
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