Prestiti per il mal di denti
12 giu 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
La cura della salute ha un costo. Noi, in Italia, abbiamo la fortuna di poter contare su un Sistema sanitario nazionale che ci solleva da tante spese e tante angustie. Ma non c’è niente da fare: molti interventi specialistici, come per esempio quelli ai denti, richiedono l’accesso al servizio privato, con un professionista che ci segua passo dopo passo fino al termine di tutto l’iter, che può richiedere qualche settimana quando non qualche mese. Ora, lo sappiamo, le cure dentistiche, soprattutto quelle ben fatte, hanno un costo importante, al quale, come abbiamo detto tante volte, si può far fronte con un prestito, sia esso un prestito personale o un prestito finalizzato. Certamente, quando si deve scegliere lo studio cui affidarsi, è più che legittimo cercare la soluzione più in linea con le nostre possibilità di spesa. In altre parole: ci sta voler trovare qualcuno che ci venga incontro facendoci spendere il meno possibile. Ma, a questo riguardo, Federconsumatori recentemente ha lanciato un allarme: attenzione a rivolgersi alla struttura giusta, onde evitare di ritrovarsi con un lavoro fatto male e/o non finito e con un finanziamento in corso che comunque è tutto da restituire.
La campagna dell’associazione dei consumatori è nata a valle delle difficoltà di una catena dentistica, di cui è proprietaria una società che attualmente non naviga proprio in acque calmissime. Molti pazienti hanno segnalato interventi non portati a termine, finanziamenti sottoscritti a fronte però di nessuna prestazione ricevuta, carenza sul fronte dell’assistenza e dei materiali. Insomma, diverse persone sono state lasciate a piedi, con lavori dentistici da concludere e/o con prestiti, anche corposi, che non si possono non rimborsare. Federconsumatori sta seguendo decine di persone che hanno chiesto di essere tutelate sia sul fronte del contratto di finanziamento sia sul versante della responsabilità medica. In merito al secondo punto, uno dei problemi riscontrati è il cosiddetto overtreatment, un “eccesso di trattamento”, che consiste sostanzialmente nella prescrizione di una serie di interventi non necessari esclusivamente con finalità di guadagno.
Insomma, portando tutto il discorso su un piano generale, prendiamo atto che nella vita c’è anche il rischio di prendere un finanziamento – magari anche consistente – per far fare su di noi lavori di tipo medico-sanitario che in realtà non ci servono affatto o che non sono proprio il massimo. Federconsumatori ha colto l’occasione per stilare un utile decalogo con tutte le cautele che debbono essere adottate quando ci si rivolge, in particolare, alle catene dentistiche. Innanzitutto, diffidare di chi esagera con il marketing, con le promozioni, con le offerte speciali, con le prestazioni gratuite: va bene lo sconto, ma si tratta pur sempre della nostra salute ed è meglio non rilanciare troppo al ribasso. Informarsi poi sullo studio al quale intendiamo affidarci prima di iniziare il lavoro. E, in ogni caso, chiedere possibilmente un secondo parere, per sicurezza e per evitare, appunto, l’overtreatment. Sarebbe inoltre saggio confrontare più preventivi per prestiti ed evitare di dare anticipi consistenti o addirittura di pagare interventi ancora da effettuare. E per chi deve chiedere un finanziamento, prendere ogni informazione prima di sottoscriverlo.
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