Prestiti per i saldi
7 gen 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Eh, già: la famiglia si fa formichina. Rispetto al 2008, gli italiani hanno ridotto i loro consumi per l'equivalente di un mese, mentre sono stati costretti a lavorare cinque giorni in più per rispettare le scadenze e gli obblighi con il fisco. Lo riferiva qualche giorno fa Il Sole 24 Ore riportando una ricerca del Centro studi Sintesi. Il quale, attraverso il quotidiano di Confindustria, ha reso noti i risultati del suo “Consumer end day”. Lo studio conferma che gli italiani risparmiano di più, ma non per desiderio di accumulo o di investimento: semplicemente, ripongono il fieno in cascina per il timore che la situazione possa peggiorare. Tante formiche, dunque, che si preoccupano di eliminare gli sprechi e che hanno meno appetito rispetto al passato per i consumi.
Considerando i giorni di lavoro necessari a dare carburante agli acquisti, lo studio rivela che la riduzione – per un nucleo mamma-papà-due figli - è stata di cinque giorni per alimentari e abbigliamento/calzature, di quattro per l'arredo, di otto per i trasporti e la comunicazione e di due per i servizi e le spese sanitarie. Stabili le voci “abitazione” ed “energia”, con 66 giorni – appena uno in meno in confronto al 2008 – di lavoro per far fronte alle uscite. Insomma, la situazione non spinge certo allo shopping selvaggio. E a poche ore dall'inizio dei saldi in tutta Italia, ci si domanda se i prezzi ritoccati al ribasso possano incoraggiare un seppur timido ritorno all'acquisto. Senza dimenticare che, volendo, ci può venire in soccorso un prestito.
Intanto registriamo le previsioni sulla stagione dei saldi a firma del Codacons. Secondo l'associazione dei consumatori,i saldi invernali che sono iniziati il 4 gennaio nelle principali regioni faranno registrare risposte assai poco entusiastiche più o meno dappertutto. Soltanto il 35% delle famiglie prevede di fare qualche acquisto nel periodo degli sconti, a fronte del 40% dello scorso anno. Le vendite in regime di saldi subiranno in tutta la penisola una flessione media pari al -12,5% dai precedenti saldi di stagione, toccando punte del -30% nelle città del sud Italia. E la spesa delle famiglie non andrà in media oltre i 200 euro.
Vero è, comunque, che i saldi rimangono un'ottima occasione per aggiudicarsi – sempre con la dovuta attenzione e dopo opportuna selezione, girando molto e confrontando le offerte – pezzi di buona qualità a costi ridotti. Chi ha almeno 18 anni e una fonte di reddito regolare – una pensione o uno stipendio, per esempio – e non vuole mancare l'appuntamento con i ribassi, può, come dicevamo qualche rigo fa, valutare l'eventualità di richiedere un prestito. Però, ovviamente, non bisogna farsi perdere dalla smania: valutate bene la vostra situazione economica e finanziaria, soprattutto se ci sono altri finanziamenti – prestiti o mutui – in corso di restituzione. “Siate sempre affamati”, diceva Steve Jobs, il guru della Apple. Noi, che siamo assai più cauti, vi suggeriamo di non esagerare. Nutrirsi va bene ma abbuffarsi fa male, non solo a tavola. Detto questo, buoni saldi a tutti.
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