Prestiti, il recupero dei consumi
7 dic 2015 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Consumi in ripresa? A tratti. Bene le automobili, ancora così e così l’arredo. È quanto emerge dall’Osservatorio di Findomestic sull’anno che si sta chiudendo. Le stime per l’intero 2015 parlano di un aumento dei consumi delle famiglie pari a circa l’1%. Merito anche del credito al consumo. La parte del leone, nel bilancio dei 12 mesi, la faranno i beni durevoli, che secondo l’Osservatorio di Findomestic riporteranno un risultato molto migliore di quello del 2014, tanto sul fronte dei volumi, con un +7,2%, tanto in termini di valore, con un +7%. Ad agevolare lo “shopping”, in questo momento storico, sono i tassi d’interesse molto bassi, che rendono i prestiti più sostenibili, e gli incentivi fiscali in vigore rispetto ad alcune categorie di beni. Se i beni a lunga scadenza - ossia quelli che si comprano con la prospettiva di utilizzarli per qualche anno - stanno reagendo meglio alla seppur timida ripresa del reddito e della ricchezza, è perché di solito sono più sensibili all’andamento dei risparmi delle famiglie.
In altre parole: quando gli italiani riescono a mettere qualche soldo da parte, in genere lo spendono per acquistare un’automobile o un grande elettrodomestico nuovi, magari perché, dopo il periodo di necessarie ristrettezze, la sostituzione del vecchio articolo non si può proprio più rimandare. Fatta questa premessa, non stupisce che a dare buona prova di sé possa essere specialmente la mobilità, con un importante incremento delle immatricolazioni di automobili nuove che segue i più contenuti segnali di ripresa del 2014. Buon risultato si preannuncia anche per le moto, al traino di quelle targate a più alta cilindrata. Ma non finisce qui. Il comparto dei beni durevoli per la casa si difende, anche se non tanto bene quanto le auto e le moto. A dare il “la” è la telefonia, per effetto della diffusione degli smartphone e dei dispositivi internet che si possono indossare. La mossa del bonus da 80 euro e gli sgravi fiscali hanno impresso un’ulteriore spinta anche ai grandi elettrodomestici, che già alla fine dell’anno passato avevano iniziato a dare i primi segnali di recupero.
Come anticipato, è stata buona anche la performance degli elettrodomestici, grandi e piccoli. In affanno, invece, l’elettronica di consumo, per via dei cambiamenti delle abitudini dei consumatori, i quali si stanno spostando sempre di più verso la fruizione in mobilità, e per il ridimensionamento dei tablet. Restando in tema casa, nel 2014 il mobile non ha dato i risultati sperati. Gli incentivi fiscali e gli 80 euro hanno soltanto rallentato il calo di fatturato e volumi, senza determinare alcun reale recupero. Tutte le speranze si concentrano dunque sul 2015: per quest’anno, l’Osservatorio di Findomestic pronostica un +1% sul valore e +0,6% sui volumi, anche in scia alle compravendite immobiliari, che stanno molto timidamente tornando a crescere. Potrebbero incidere positivamente gli incentivi fiscali, prorogati al 2016, e il rinnovato interesse degli italiani per il rinnovo dei “pezzi vecchi” - oltre agli elettrodomestici grandi e piccoli - con una netta preferenza per i prodotti smart e a risparmio energetico.
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