Prestiti, gli italiani beneficiano dei tassi
28 mar 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Gli italiani sono riusciti a beneficire, nel 2018, di buone condizioni economiche personali e di tassi favorevoli quando hanno avuto necessità di rivolgersi alle società creditizie per chiedere un finanziamento per i propri consumi o per l’acquisto di una casa. È quanto emerge dallo studio sull’uso del credito da parte degli italiani realizzato da Mister Credit, l’area di Crif che sviluppa soluzioni e strumenti “educational” per i consumatori, che ha analizzato i dati disponibili in Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito appunto da Crif.
Questa situazione determina un indebitamento ancora più contenuto rispetto al passato, con una rata media mensile nel 2018 pari a 350 euro, in calo del -1,3% dall’anno prima. Anche l’ammontare del residuo da rimborsare per estinguere i finanziamenti è risultato in flessione dall’anno precedente: -0,8%, per un importo di 33.564 euro, stante l’incidenza ancora importante dei mutui ipotecari nel portafoglio delle famiglie italiane. Va detto anche che nel 2018 il settore dei crediti alle famiglie ha beneficiato dei tassi di interesse tenuti ai minimi dalla banca centrale dell’area euro.
Un livello tale da consentire alle società bancarie e finanziarie di erogare a loro volta prestiti a costi molto convenienti, con offerte commerciali particolarmente appetibili. Al buon momento del comparto ha contribuito anche il progressivo miglioramento delle condizioni economiche e finanziarie delle famiglie. Nel complesso, infatti, la sostenibilità di prestiti e mutui è stata alta anche in virtù del costante calo di quelli che nello studio vengono definiti come indicatori di rischiosità del credito alle famiglie: ciò vuol dire che avere un prestito o un mutuo con una famiglia ha mediamente esposto gli istituti di credito a un minor rischio di insolvenza nel 2018 rispetto al passato.
A conferma della fase positiva, lo scorso anno c’è stato un ampliamento della platea dei consumatori che hanno fatto domanda per un mutuo o un prestito: il 38,1% della popolazione attiva, con un aumento del +4,9% in confronto all’anno precedente. In questo contesto, i finanziamenti sono stati richiesti per realizzare progetti che spesso negli anni precedenti erano stati rimandati.
I dati sui primi due mesi del 2019 fanno presagire che anche quest’anno i flussi di nuovi crediti possano continuare a crescere, sempre grazie, fra l’altro, a un’elevata sostenibilità del debito e a tassi di rischiosità destinati a scendere ancora. Per quanto riguarda il tipo di finanziamenti presenti nel portafoglio delle famiglie, l’analisi targata Mister Credit segnala di nuovo al primo posto i prestiti finalizzati, che per numerosità lo scorso anno hanno rappresentato il 44,7% del totale, con un incremento del +2,5% dall’anno precedente.
Al secondo posto i prestiti personali, che hanno tratto vantaggio dalla “rinnovata progettualità delle famiglie” nel contesto economico generale, con un’incidenza del 33,2%, in calo del -2,2%.
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