Nuovo codice di autoregolamentazione per la cessione del quinto
9 gen 2017 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Cessione del quinto, si cambia. Con maggiori garanzie di trasparenza e tutela per i consumatori. Sarà operativo dal primo aprile il protocollo di intesa siglato dall’Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare (Assofin) da una parte e dalle associazioni dei consumatori che aderiscono al Consiglio nazionale dei consumatori dall’altra lo scorso autunno, e avente per oggetto un nuovo codice di autoregolamentazione per gli intermediari creditizi. Il focus è, appunto, sulla cessione del quinto, nel contesto di un discorso più generale sulle delegazioni di pagamento. Si tratta di una novità di rilievo nel panorama del credito al consumo e dei prestiti, dal momento che la messa a terra dell’accordo, secondo le intenzioni dei firmatari, determinerà un rafforzamento dei meccanismi di valutazione creditizia e di verifica della situazione finanziaria dei consumatori, aumentando quindi la trasparenza, specialmente nella fase precontrattuale, e la tutela dei consumatori stessi. L’obiettivo è scongiurare il pericolo di sovraindebitamento, sia presso i lavoratori dipendenti - pubblici e privati - e atipici, sia in riferimento a una categoria non di rado fragile: i pensionati.
In particolare, gli intermediari dovranno esaminare l’affidabilità dei clienti sottoponendo loro un questionario di autocertificazione e verificando poi le informazioni così raccolte prima di deliberare il finanziamento, al fine di escludere la sussistenza di una situazione di esposizione finanziaria “fuori controllo”. Come spiega ProFamily, società creditizia del gruppo Banco Bpm, tre sono le principali garanzie offerte dalla “nuova” cessione del quinto, sulla base del codice di autoregolamentazione che si appresta a entrare in vigore. Innanzitutto, come si è accennato, un rigore ancora maggiore nella fase di valutazione del merito creditizio, proprio per salvaguardare il consumatore dal rischio di indebitamento eccessivo: quanto emergerà dalla valutazione potrà essere oggetto di condivisione con le associazioni dei consumatori che hanno siglato il protocollo di intesa. Previste anche verifiche a campione per appurare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate.
Altra garanzia: categoria per categoria - dipendente pubblico o privato, lavoratore atipico, pensionato - si procederà all’individuazione di una soglia di reddito minimo disponibile da considerarsi “intangibile”, che consideri anche gli impegni bancari assunti dal cliente. Infine, è prevista come terza garanzia la consegna di un prospetto di trasparenza con l’indicazione delle spese indispensabili per avviare la pratica di finanziamento e che non sono oggetto di rimborso da parte del creditore nel caso in cui il cliente riesca a estinguere in anticipo il prestito: il prospetto di trasparenza deve contenere anche il calcolo della cifra che il cliente potrebbe sostenere proprio nell’eventualità dell’estinzione anticipata. La cessione del quinto è una forma di credito al consumo pensata per i dipendenti del settore pubblico e privato, sia a tempo indeterminato che determinato, e per i pensionati, e non mancano proposte per i lavoratori a progetto, mentre è preclusa agli autonomi e ai liberi professionisti. Il rimborso rateale del prestito avviene tramite addebito diretto sulla busta paga o sul cedolino della pensione del debitore. È così chiamata proprio perché l’ammontare della rata non può superare, salvo casi particolari, il quinto dello stipendio o della pensione.
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