Prestiti alle imprese, leggero risveglio

Prestiti alle imprese, leggero risveglio

Che per il mondo del credito al consumo non sia un momento facile lo dimostra il fatto che città di media grandezza come Perugia, Firenze e Ferrara hanno convocato consigli comunali ad hoc per andare in aiuto delle tantissime famiglie che si trovano ingabbiate in una pericolosa morsa di debiti, piccoli o grandi che essi siano. Ma se si esula per un attimo dai prestiti alle famiglie, qualche segnale positivo comincia ad arrivare e a darlo è l’ultimo bollettino sul credito emesso dall’Osservatorio di Bankitalia. I prestiti al settore privato a luglio sono cresciuti dello 0,5% secondo l’ultima analisi di Palazzo Koch.

È peggiorato il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie, portatosi dallo 0,8% allo 0,6% ma si è ridotta la contrazione dei prestiti alle imprese, che si è portata a -1% da -1,5% di giugno. La situazione generale è quella di un rallentamento  della crescita dei depositi bancari, a fronte del leggero incremento dei prestiti al settore privato. I dati sui tassi di interesse parlano di leggeri aumenti sui nuovi prestiti erogati alle società non finanziarie (3,61% rispetto al 3,53% di giugno) mentre i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, per i mutui salgono al 4,23% (4,18 nel mese precedente); in rialzo anche l’interesse sul credito al consumo al 9,71% (9,80 a giugno). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1,24%, praticamente stabili rispetto al mese precedente.

Insomma, anche il settore creditizio sembra aver allentato un pochino la presa: secondo i rilievi fatti dai tecnici della Banca d’Italia, le stesse banche, guardando avanti, dovrebbero allargare i cordoni della borsa nei confronti delle imprese in modo ancor più convinto già nell’ultimo trimestre di questo 2012. Sul credito alle famiglie invece, le stime parlano di una prudenza, con conseguente ulteriore calo di denaro erogato, ancora per un lasso di tempo di minimo 6 mesi.