Italiani sempre più tecnologici (anche grazie ai prestiti)

Italiani sempre più tecnologici (anche grazie ai prestiti)

Italiani e tecnologia

Pubblicato il 26 agosto 2024

Gli anni ‘90, rispetto a oggi, sono un altro mondo: altre abitudini, altri consumi. E una digitalizzazione non ancora compiuta. Un numero rende con chiarezza quanto il mutamento sia stato profondo: tra il 1995 e il 2024, la spesa pro capite degli italiani per cellulari e smartphone è aumentata del 6551%. Sì, un progresso percentuale a 4 cifre. 
 
Forte anche l’aumento della spesa per Pc e prodotti audiovisivi e multimediali: +962%. Netta crescita (seppur con un ritmo non paragonabile) per servizi ricreativi e culturali: +90%. I dati emergono da un’analisi realizzata dell’Ufficio Studi di Confcommercio.

La nuova mappa dei consumi

In termini assoluti, la spesa per consumi è stata nel 2024 di 21.778 euro pro capite. Si torna quindi ai livelli pre-pandemia, ma non ancora al picco storico del 2007, ormai vicino ma distante ancora 138 euro.

Se la spesa in tecnologia è cresciuta in modo esponenziale, ci sono altri settori che – in termini reali – hanno registrato una contrazione negli ultimi 30 anni. Segno meno, infatti, per alimentari e bevande (-10,6%), abbigliamento (-3,9%), mobili ed elettrodomestici (-3,5%). E per elettricità e gas (-16,6%), anche per effetto della riduzione degli sprechi e delle politiche di risparmio energetico.
 
“Dal 1995 a oggi – spiega Confcommercio - sono i consumi connessi al tempo libero che continuano ad aumentare a scapito di quelli di prodotti tradizionali”. Con la spinta della tecnologia e “con la parziale eccezione delle spese che vanno nella filiera turistica, come viaggi e vacanze e pasti e consumazioni fuori casa, in recupero negli ultimi anni con continui record di presenze, ma ancora leggermente inferiori ai livelli pre-pandemici”

Il ruolo dei prestiti

Lo smartphone è diventato uno strumento che va molto oltre il tempo libero. Si usa per comunicare e giocare, ma anche per navigare e lavorare. Diventa quindi uno strumento fondamentale, che val bene un esborso sostanzioso. Ed è qui che entrano in gioco i prestiti, di supporto alla crescita della spesa tecnologica.    
 
Secondo un report di Experian, infatti, l'acquisto di smartphone è (ormai da tempo) il principale obiettivo dei prestiti finalizzati. E con una quota molto ampia: copre ben il 45% delle richieste totali. Cioè, ad esempio, molto di più rispetto al 30% delle richieste di finanziamento riconducibili all’acquisto di automobili. 

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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