L’inflazione picchia duro: tutti i rincari dal 2021 a oggi
1 ago 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Ecco i beni e i servizi che hanno registrato i prezzi più alti
Secondo l’Istat, a giugno in Italia l’inflazione si è mantenuta sullo stesso livello dei due mesi precedenti (+0,8%). Nonostante ciò, per molti consumatori il costo del carrello della spesa continua a essere una seria preoccupazione. Far quadrare i conti a fine mese resta ancora per molte famiglie un’impresa ardua, nonostante il ricorso ai risparmi accantonati o ai prestiti personali per poter far fronte più agevolmente agli acquisti più importanti o difficilmente rinviabili come l’automobile o gli elettrodomestici. A pesare sulle tasche degli italiani continua a essere il rincaro dei servizi e dei beni alimentari come emerge dalla classifica dei prodotti che hanno subito i maggiori aumenti di prezzo negli ultimi tre anni (da maggio 2021 a maggio 2024) stilata dall’Unione Nazionale Consumatori.
I generi di prima necessità sul podio della classifica dei rincari
Al primo posto della classifica dei rincari, con un distacco netto rispetto ad altre voci, figurano i voli internazionali, che hanno visto un incremento del 132,3%.
A pesare di più, anche psicologicamente, sono i prezzi a scaffale di alcuni prodotti alimentari che costituiscono storicamente la base della dieta mediterranea.
È il caso, ad esempio dell’olio di oliva, il cui prezzo è quasi raddoppiato (+93,5%) nel corso dei tre anni analizzati dall’associazione dei consumatori. Sul terzo gradino del podio dei rincari si collocano i voli nazionali, con un rialzo del 55,1%.
Subito dopo si posizionano lo zucchero (+51,6%), il gas (+50,2%) e il riso (+45,1%). Al settimo posto troviamo le patate (+43,3%), seguite da alberghi, motel e pensioni (+41,5%) e energia elettrica (+39,5%). Chiudono la top ten i gelati (+37,8%).
Tra gli altri prodotti “sorvegliati speciali” ci sono la margarina (+37,6%), i pacchetti vacanza nazionali (+36,9%), il latte conservato (+34,1%) e il burro (+33,6%). La pasta registra un aumento del 27,3%, mentre farina, uova e pane hanno registrato un balzo del 24,5%.
L’inflazione cala, ma i prezzi rimangono alti
Sebbene il dato di maggio 2024 fornito dall’Istat relativo all’inflazione si attesti a +0,8%, alcuni prodotti di ampio utilizzo continuano a subire rincari significativi rispetto ai livelli pre-crisi.
“E’ vero che l’inflazione è in calo”, spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, “ma questo non significa che i prezzi siano tornati alla normalità. Prodotti come pane, uova e farina, ad esempio, pur non comparendo più tra le voci in forte aumento, hanno subito rialzi del 25% rispetto ai tempi pre-crisi. Lo stesso vale per gas ed energia elettrica, che pur essendo scesi dai picchi del 2022, registrano ancora un incremento rispettivamente del 50,2% e del 39,5%”.
Purtroppo nel corso dell’ultimo anno la situazione non è migliorata: se si guarda infatti alla classifica annuale dei rincari, l’olio di oliva si conferma al primo posto con un aumento del 44,9% rispetto a maggio 2023. Al secondo posto troviamo i pacchetti vacanza nazionali (+20,4%), seguiti dai supporti con registrazioni di suoni, immagini e video (+15,8%). Chiudono la top ten gli alberghi, motel e pensioni, con un rialzo del 7,8%.
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