Quante truffe sui prestiti?
24 dic 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Anno vecchio, truffe di sempre. Sul finire del 2021 sono arrivati i dati aggiornati di Mister Credit sulle frodi tramite furto d’identità aventi per oggetto la richiesta di prodotti creditizi. Frodi che, purtroppo, hanno ricominciato a crescere, segnando nel primo semestre 2021 un +8,2% rispetto al 2020.
Ma attenzione: ora pare che la fascia più colpita sia quella dei giovani. Quindi, ragazze e ragazzi, state all’erta anche voi.
Quanto sono giovani le vittime?
Naturalmente, si ragiona per gruppi anagrafici. E qual è il più bersagliato? Il numero più alto di casi si riscontra tra quanti hanno un’età compresa tra i 18 e i 30 anni. Come a dire, giovani e giovanissimi, i quali hanno totalizzato un quarto del dato complessivo: ovvero, ben il 24,2%. Tutto questo nonostante presso i giovani e i giovanissimi il ricorso al credito sia nettamente più basso rispetto ad altri gruppi anagrafici.
Ecco, quindi, la classifica completa:
- 18-30 anni: 24,2%
- 41-50 anni: 22,7%
- 31-40 anni: 22,4%
In ogni caso, oltre il 64% dei truffati è di sesso maschile.
In quasi la metà dei casi (48,2%), i prestiti ottenuti in modo fraudolento vengono impiegati per acquistare elettrodomestici, con una crescita del +30,2% nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020.
Al secondo posto auto e moto, seguite da prodotti di elettronica, informatica e telefonia. Ma non sono mancate neanche nel 2021 le frodi che sono sfociate nello shopping di mobili e articoli d’arredamento.
L’importo della truffa è in calo
Nel 2021 l’importo medio della truffa è calato a 5.168 euro, a fronte dei 5.792 dell’anno prima. Più esosi i colpi che hanno avuto per oggetto automobili e moto: in questo caso, il finanziamento ottenuto sotto mentite spoglie ammonta a 15.636 euro, contro i 2.500 scarsi (2.428, per la precisione) degli articoli di arredamento e, a seguire, i 1.559 per abbigliamento e lusso, i 1.184 euro per elettronica e telefonia e i 1.006 per gli elettrodomestici.
I colpacci hanno per oggetto principalmente piccole somme, fra i 1.500 e i 3.000 euro (13,6% sul dato totale). Seguono, nella classifica, la classe d’importo tra i 5.000 e i 10.000 euro (12,1%) e quella sotto i 1.500 (12%). Ma attenzione: secondo i dati, risultano in aumento le operazioni fraudolente che riguardano cifre più consistenti, fra i 10.000 e i 20.000 euro e sopra i 20.000.
Quali sono i finanziamenti coinvolti?
Al primo posto si piazza il prestito finalizzato, con il 43,1% del totale: il dato, però, è in discesa, con un -14,4% dal medesimo periodo del 2020.
Più della metà dei casi viene a galla entro sei mesi, ma bisogna fare molta attenzione, perché ci sono ancora casi di frode che vengono allo scoperto passati i cinque anni. Sono episodi non di poco conto, dal momento che costituiscono il 22% del totale e che addirittura sono cresciuti (+31,5%) rispetto al primo semestre 2020.
E com’è che viene fuori il fattaccio? Mediante il sollecito di un istituto di credito o di una società di recupero, che pretendono il versamento delle rate di un prestito servito per comprare beni o servizi a nome di chi quel sollecito lo riceve (ma non sa nulla del prestito perché non è stato lui/lei a richiederlo).
Appare però in salita il numero di quanti vengono a conoscenza della disavventura verificando attentamente i propri estratti conto o beneficiando degli alert che segnalano prontamente e in modo tempestivo indebite transazioni o l’attivazione di un finanziamento a proprio nome.
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