Prestiti, che 2022 sarà?
28 gen 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Progetti per il futuro? A fare questa domanda a chiunque in questo preciso istante, ci si sentirebbe rispondere tante cose. Forse.
Compass, nell’ambito del suo Osservatorio periodico, in effetti ha posto il quesito e lo ha fatto con l’idea di indagare lo stato d’animo degli esercenti convenzionati e degli stessi consumatori.
L’ultima edizione della ricerca – condotta dalla società del credito al consumo del Gruppo Mediobanca per far luce sulle aspettative di consumatori ed esercenti – è dedicata “ai progetti degli italiani per il 2022 e alle aspettative dei convenzionati, approfondendo in particolare come abbiano affrontato gli effetti della crisi sul business e quali strategie svilupperanno per affrontare il nuovo anno. Infine, una panoramica sui primi sei mesi del 2021 del mercato dei prestiti finalizzati tramite convenzionati”.
Lato consumatori, qual è, oggi, il sentiment?
Premettendo che ci sono cose che non si possono comprare, quali desideri vorrebbero vedere realizzati gli italiani del bacino esaminato nell’ambito dell’Osservatorio Compass? “Per quasi il 70% degli intervistati, il più grande desiderio è vedere la fine della pandemia, cui si aggiunge il 42% che vorrebbe veder ridurre la conseguente crisi economica. Oltre a questo, il 43% vorrebbe vivere in un mondo più green”.
Quindi: fine della pandemia, tramonto della crisi economica che ne è conseguita e un mondo più sostenibile in termini di impatto sull’ambiente. Ok: ma, più in particolare, quali sono i progetti economici di cui si parla in famiglia? L’88% ha in programma almeno un progetto, una quota in aumento rispetto all’84% dell’anno prima.
Gli italiani, secondo l’Osservatorio Compass, nell’ordine, sognano:
- di poter tornare a viaggiare e a muoversi;
- di comprarsi un’auto o una moto;
- di ristrutturare casa;
- di adottare soluzioni per l’efficientamento energetico.
Il punto di vista degli italiani sull’economia
La campagna vaccinale, il progressivo rientro delle misure restrittive e la crescita del Prodotto interno lordo hanno determinato quella che nell’Osservatorio è definita come “una svolta positiva per gli italiani”: uno su tre considera la situazione economica del Paese in miglioramento rispetto al 2020, nonostante secondo i più la situazione economica familiare sia rimasta stabile.
E per il 2022 gli italiani sono un po’ più fiduciosi: quasi uno su due, ci dice ancora l’Osservatorio, “si attende una ripresa della situazione economica generale”, e uno su tre “si aspetta un miglioramento anche per la propria situazione economica familiare, senza eccessi: il saldo tra ‘migliorerà’ e ‘peggiorerà’ torna sui livelli pre-pandemia”.
Cosa ne pensano gli operatori convenzionati?
Innanzitutto, si avvertono segnali di ripresa rispetto all’anno precedente: il 34,8% dei convenzionati intervistati, infatti, indica volumi di vendita in aumento nel confronto con il secondo semestre del 2020. In forte crescita (77,1%) i convenzionati che riscontrano un incremento dei prezzi applicati dai propri fornitori, mentre la pressione competitiva parrebbe meno marcata.
Per il primo semestre di quest’anno anche i convenzionati intervistati appaiono fiduciosi. “Oltre la metà stima una congiuntura economica favorevole e una decisa ripresa nei volumi di vendita rispetto alla prima metà del 2021 per la propria attività commerciale”.
Quasi uno su due intercetta un cambiamento nei comportamenti dei clienti, in particolare per i settori auto/moto ed elettronica/elettrodomestici: c’è più sensibilità per le promozioni e le offerte commerciali, ma c’è anche più fretta e più concretezza nella finalizzazione dell’acquisto.
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