Posso fare da garante se ho già un prestito?
Quando si parla dei garanti dei finanziamenti e dei loro diritti nascono sempre numerosi dubbi. Ci si può chiedere, ad esempio, se il garante può richiedere a sua volta un finanziamento oppure se per ottenere un prestito debba prima concludesti la fideiussione. Cerchiamo, quindi, di fare un po' di chiarezza insieme, provando anche a capire a quali regole devono sottostare i garanti dei finanziamenti.
Garante per finanziamento: quali garanzie servono
Le garanzie che un garante deve fornire alla banca per ottenere un finanziamento sono, principalmente, di due tipologie:
- le garanzie reali
- le garanzie personali
Fornendo entrambe e dimostrando anche di possedere un patrimonio sufficiente per farsi carico delle rate del prestito, le possibilità di ottenimento del finanziamento aumentano. Tuttavia, la valutazione del caso e l'emissione di una risposta univoca spetta sempre e solo alla banca. Sarà quest'ultima a doversi preoccupare di svolgere tutte le valutazioni necessarie per capire se l'emissione del finanziamento può essere sicuro per l'istituto di credito oppure no.
Effettuata la fase di studio, la banca contatta il garante per emettere il suo giudizio. Principalmente viene valutato lo stato patrimoniale e reddituale del garante, ovvero la quantità di beni che egli possiede. Questo è sicuramente anche il fattore più importante da considerare. Proprio dalla sua situazione patrimoniale si può evincere se il garante è, effettivamente, in grado di restituire entrambi i finanziamenti nel caso del bisogno oppure no.
Sempre per tutelarsi, spesso la banca decide verifica la storia creditizia del richiedente per accertarsi della sua solidità economica, verificare se ha avuto insoluti o se è mai stato incluso nella lista dei cattivi pagatori.
Il garante può avere un prestito in corso?
Sì, il garante può avere un prestito in corso e richiederne un altro. La Legge dello Stato Italiano non lo vieta, ma è comunque necessario rispettare alcune condizioni.
La situazione patrimoniale del richiedente dev'essere soddisfacente. L'entità del patrimonio di cui dispone il garante che richiede un prestito dev'essere superiore alla somma del valore di entrambi i prestiti. Per capire meglio questo concetto, facciamo un esempio.
Mettiamo caso che il patrimonio finanziario del garante richiedente sia di 200 mila euro, diviso tra le sue proprietà immobiliari e i conti bancari. Supponiamo che egli faccia da garante a un finanziamento di 50 mila euro e voglia richiedere un finanziamento per sé dal valore di 100 mila euro. In questo caso, la banca non dovrebbe trovare dei seri ostacoli per concedergli il denaro richiesto. L'istituto di credito dovrà comunque avere la possibilità di mettere l'ipoteca sull'abitazione, altrimenti potrebbe rifiutarsi di concedere il denaro al richiedente (una parte del suo patrimonio verrebbe meno in quel caso).
Esistono dei casi in cui la banca è propensa a non concedere il finanziamento al richiedente. Supponiamo il caso che il patrimonio dello stesso (come illustrato prima) sia sempre di 200 mila euro. Egli fa da garante a un finanziamento da 100 mila euro e vuole richiedere altri 100 mila euro per sé. Teoricamente, alla banca dovrebbe andare bene, in quanto i 100 mila euro del suo patrimonio sarebbero "liberi". Tuttavia, ci sono delle altre spese da valutare che si vanno sommare al finanziamento di base richiesto. In tali situazioni la banca sarebbe più propensa a non concedere al cliente alcun finanziamento.
Riassumento, quindi, il garante può richiedere un proprio finanziamento a patto che il proprio patrimonio e il proprio reddito siano sufficienti per garantire la copertura del debito residuo del finanziamento del quale è garante e di quello che si andrà a richiedere.
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