L’estate del credito
17 set 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Com’è andata l’estate del credito? Ulteriori dati sul mercato sono emersi nei giorni scorsi dal nuovo “Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights” di Experian.
Il rapporto, che esce a cadenza periodica, analizza l’andamento delle richieste di strumenti finanziari – prestiti personali, prestiti finalizzati e mutui – sulla base dei dati che sono disponibili all’interno del Sistema di informazioni creditizie di Experian, il quale raccoglie più di 80 milioni di posizioni creditizie.
Cosa ci dice il rapporto di Experian?
Cominciamo col dire – come fra l’altro evidenzia la stessa Experian – che il rapporto si riferisce appunto al mese di agosto, ovvero a quel periodo che si colloca nel pieno della stagione estiva. E dove andiamo tutti noi in estate? In vacanza, tendenzialmente. O comunque, ci prendiamo una meritata pausa.
Questa pausa non è priva di conseguenze per il mercato: andiamo in stand-by noi e vanno in stand-by anche le nostre richieste di finanziamento. Un copione che si è ripetuto anche quest’anno.
L’andamento delle richieste di prestiti è infatti rallentato ad agosto rispetto a luglio. Un esempio? I prestiti finalizzati hanno registrato un calo del -6,12%, mentre quelli personali hanno fatto segnare un -7,69%.
Unica eccezione i prestiti personali richiesti tramite canale web, che mese su mese hanno totalizzato un +1,53%.
Balzo notevole rispetto a un anno fa
Ma nel confronto con il mese di agosto dello scorso anno, le tre categorie risultano tutte e tre vincitrici: le richieste di prestiti finalizzati hanno fatto un balzo del +35,77%, quelle di prestiti personali hanno avuto un incremento pari al +20,94% e i finanziamenti personali domandati tramite canale web hanno riportato un +26,28%.
Ancor più significativo, secondo Experian, è il confronto con l’agosto del 2019, ovvero con l’estate che ha preceduto l’esplosione della pandemia di Covid-19. Significativo, ma anche alquanto variegato nei suoi esiti:
- è risultato infatti positivo il prestito finalizzato, che in due anni ha totalizzato un incremento delle richieste del +5,81%;
- in arretramento il prestito personale, con un -8,12%;
- è cresciuto in modo a dir poco impetuoso l’uso di piattaforme digitali per l’accesso al credito, con addirittura un +130,70% ad agosto 2021 rispetto allo stesso mese del 2019.
Quest’ultimo punto offre un’ulteriore conferma sull’accelerazione digitale impressa dagli istituti di credito ai loro progetti nell’arco di 24 mesi. Probabilmente, aggiungiamo noi, anche sulla spinta della pandemia.
Anche l’Associazione bancaria fa il punto
Al quadro tracciato dal rapporto di Experian si affianca quello che viene fuori dal rapporto mensile dell’Associazione bancaria italiana. Il resoconto dell’Abi ci dice che ad agosto i prestiti ad aziende e famiglie sono cresciuti del +2,3% rispetto all’anno precedente e che i tassi d’interesse sulle operazioni di finanziamento sono rimasti bassi, sui minimi storici.
Prosegue il calo delle sofferenze: che vuol dire?
Quanto alla qualità del credito, a luglio le sofferenze nette – al netto cioè delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse – ammontavano a 17,9 miliardi di euro, meno dei 24,6 miliardi di luglio 2020 (-27,4%) e dei 31,9 miliardi di luglio 2019 (-44,1%).
Rispetto al top, raggiunto nel novembre del 2015 e pari a 88,8 miliardi, la flessione è stata di 71 miliardi. Che in termini di variazione percentuale vuol dire quasi un 80% in meno (-79,9%).
Che significa? Nel settore creditizio, un debitore è in sofferenza quando oramai ha fortissime difficoltà a rispettare gli impegni assunti e la banca si vede costretta a richiedere la restituzione di ogni credito a stretto giro. La diminuzione delle sofferenze, quindi, è da considerarsi una buona notizia.
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