La sostenibilità contagia i prestiti
28 mag 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Su quali prodotti e soluzioni si sta orientando chi, in questo momento, è alla ricerca di un prestito?
Le società di settore, quelle per intenderci che i prestiti li erogano, si pongono la domanda con regolarità. Devono farlo: dopotutto, conoscere le preferenze dei consumatori è essenziale per poterne intercettare e soddisfare le richieste.
Periodicamente, le società specializzate in credito al consumo condividono le principali evidenze delle loro rilevazioni: lo fanno attraverso documenti di indagine e ricerca molto interessanti, perché danno conto dello spirito del tempo. Un esempio?
L’Osservatorio Green di Compass
Per la prima volta, nell’imminenza della Giornata Mondiale dell’Ambiente, la società di credito al consumo Compass, che fa parte del Gruppo Mediobanca, ha pubblicato “un’analisi sugli approcci sostenibili degli italiani partendo dai loro stili di vita e di consumo”.
Cosa è emerso? Che sì, “la sostenibilità ambientale è un tema prioritario per molti italiani”.
Ben il 48%. E i numeri stanno crescendo di anno in anno, evidenziando una maggiore attenzione agli sprechi e una preferenza per i cibi biologici e per i prodotti ecosostenibili e a basso impatto ambientale, anche a costo di spendere qualcosa (ma non tantissimo) di più.
In casa i comportamenti si fanno insomma più virtuosi, mentre fuori la mobilità si tinge di verde, grazie anche a biciclette e e-bike, car sharing e auto elettriche e ibride.
L’economia cambia e diventa circolare
Il 64% degli intervistati è più attento alla sostenibilità ambientale rispetto a due o tre anni fa.
Una maggiore attenzione che ci porta tutti sempre più in prossimità di uno stile di vita basato su tre “erre”: riduco, riuso, riciclo. Ovvero:
- riduco i consumi, evitando gli sprechi: l’Osservatorio Green di Compass ci dice infatti che il 95% degli italiani “fa attenzione agli sprechi nel quotidiano”;
- riuso: nove su dieci, si legge nella nota della società, “cercano di evitare gli sprechi riutilizzando tutto ciò che può avere una ‘seconda vita’”;
- riciclo: “il 94%”, ci informa Compass, “svolge regolarmente la raccolta differenziata”.
Riduzione, riutilizzo, riciclo sono i tre pilastri dell’economia circolare, il modello che si vuole implementare per pesare finalmente meno sull’ambiente.
Ok, ma come si traduce tutto questo nel linguaggio del credito al consumo?
Prestiti per acquisti e progetti “green”
La vena “green” dei consumatori italiani può influire sul riposizionamento dei prestiti finalizzati, quelle linee di credito cioè strettamente vincolate alle finalità di spesa per le quali si richiedono.
Il prestito finalizzato è quello che, per esempio, si domanda per acquistare un’auto o una moto, o anche un elettrodomestico.
Ebbene, su questo fronte le abitudini degli italiani si stanno evolvendo: si fa più attenzione alla classe energetica, nel quadro di una nuova sensibilità che fa sì che in casa si adottino soluzioni più ecosostenibili.
Il 54% degli italiani, secondo l’Osservatorio Compass, “ha sostituito un vecchio elettrodomestico con uno nuovo di classe energetica superiore”.
Ma delle nuove tendenze di consumo può beneficiare anche il credito richiesto per le ristrutturazioni, se pensiamo che il 24% degli interpellati “ha dichiarato di avere effettuato interventi di efficientamento agli impianti di riscaldamento o trattamento aria e il 17% ha sostituito gli infissi”.
La lotta agli sprechi passa anche attraverso le spese più piccole: Compass ci dice infatti che “sei intervistati su dieci hanno cambiato le lampadine con i LED a basso consumo”.
Percentuali naturalmente più alte rispetto a quelle di chi si è sobbarcato progetti di spesa più corposi, come l’installazione di un impianto fotovoltaico (8%) o il cappotto termico (7%), per migliorare l’efficientamento energetico.
Ma, secondo Compass, “è possibile che nei prossimi mesi ci sia una forte spinta: da un lato grazie agli incentivi governativi, con il 36% che pensa di usare il Superbonus, il 33% il Bonus Ristrutturazioni e il 29% l’Ecobonus”, e dall’altra parte sulla scia dell’intenzione del 30% del campione “di realizzare nei prossimi 12 mesi un progetto di efficientamento della propria abitazione”, facendo ricorso ai propri risparmi (49%) o a un finanziamento (32%).
La sostenibilità viaggia su gomma (e non solo)
Si continua a usare l’auto (72%), anche se spesso si preferisce andare a piedi (49%).
L’impatto sulla salute e sull’ambiente delle quattroruote non è irrilevante, soprattutto se si considera che alla fine dello scorso anno l’età media del parco circolante era stimata in quasi 11 anni e mezzo.
Tempo di cambiare? Sì, forse: e in caso di acquisto di un nuovo mezzo, il 66% degli italiani sceglierebbe un modello ibrido, mentre il 47% opterebbe per un’auto totalmente elettrica.
A conferma di ciò ci sono i dati dei primi quattro mesi dell’anno, secondo i quali le auto ibride ed elettriche sono arrivate a rappresentare il 34,1% delle immatricolazioni complessive.
In aumento l’utilizzo della bicicletta o delle e-bike private, mentre l’auto condivisa – il cosiddetto car sharing – secondo l’Osservatorio raccoglie soprattutto i favori degli under 25.
Insomma, si cambia. E anche il parco dei prestiti green sembra destinato a farsi più ampio e variegato.
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