I prestiti sono guariti dal Covid?
19 nov 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Chi ci segue da tempo ormai lo sa: periodicamente escono indagini e rapporti sul settore del credito che aiutano un po’ a fare il punto nave. Non sempre gli approfondimenti riguardano in maniera specifica il credito ai consumatori, di cui – come sapete – ci occupiamo in questo blog.
Ma anche quando riportano uno sguardo d’insieme sul settore dei finanziamenti nel suo complesso, sono spesso interessanti perché ci aiutano a mettere a fuoco il mosaico nel quale si inserisce il tassello del credito al consumo.
Questa settimana partiamo dall’aggiornamento che ci offre ancora una volta Crif – ricorderete che la settimana scorsa abbiamo parlato di un suo approfondimento dedicato ai prestiti “green” – ma non ci fermeremo certo qui.
Richieste di prestiti da parte delle famiglie: è boom
Ebbene, Crif ci dice innanzitutto che “nel mese di ottobre si consolida ulteriormente la crescita del numero di richieste di prestiti registrati su Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie gestito da Crif”. Prestiti personali e prestiti finalizzati, tutti insieme, hanno registrato un +25,3% rispetto al dato dello stesso mese dell’anno passato, “confermando il trend positivo iniziato lo scorso marzo”.
Nei primi 10 mesi del 2021, rispetto al medesimo periodo del 2020, si nota un balzo delle richieste del +21%: il che segna un sostanziale riallineamento ai volumi del 2019, vale a dire al periodo precedente la pandemia.
Riuscite a indovinare quale prodotto traina la crescita?
Sì, proprio loro: i prestiti finalizzati. Ovvero, quelli erogati dagli stessi rivenditori (concessionarie auto e moto, catene di elettrodomestici, negozi di arredamento e via dicendo) per consentire all’acquirente di pagare a rate, non rinunciando però a incassare subito il saldo della vendita: sarà al creditore, infatti, che l’acquirente restituirà la somma anticipata, con tanto di interessi.
Nell’ultimo mese di osservazione, ci dice Crif, le richieste “hanno fatto segnare un eloquente +41,1%, che porta la variazione complessiva da inizio anno a un +32% rispetto ai primi 10 mesi del 2020 e a un +15,4% rispetto al corrispondente periodo 2019, a conferma della decisa ripresa dei consumi delle famiglie sostenuti da un credito rateale concesso a tassi d’interesse ancora contenuti”.
Rispetto al 2020, nei primi 10 mesi dell’anno è cresciuta la richiesta di prestiti finalizzati per l’acquisto di tutti i principali beni e servizi. Escluso il settore viaggi, “ancora pesantemente impattato dalla pandemia”.
Dei “prestiti green” abbiamo detto la settimana scorsa. Ma Crif segnala anche come siano saliti anche “i finanziamenti a sostegno dell’acquisto di prodotti di elettronica, elettrodomestici, dispositivi per l’intrattenimento domestico e mezzi di trasporto”.
Effetti traino di e-commerce e “buy now pay later”
La pandemia ha contribuito ad accelerare le vendite online: il valore degli acquisti da e-commerce è cresciuto del +31% nel 2020 rispetto all’anno precedente. Di pari passo va lo sviluppo di quel modello di rateizzazione degli acquisti online o in shop senza interessi noto come “buy now pay later”, offerto anche dai siti di e-commerce per incentivare i consumi in virtù di soluzioni di pagamento alternative e più flessibili.
Su le richieste di credito anche per acquisti di piccolo “taglio”
Quanto all’importo richiesto, nel complesso dei prestiti personali e finalizzati il valore medio a ottobre si è attestato a 8.237 euro, in calo rispetto allo stesso mese dell’anno prima (-11,2%), “a conferma” – spiega Crif – “della crescente propensione a rateizzare anche acquisti di importo contenuto”.
Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, l’importo medio richiesto si è attestato a 5.651 euro, mentre per quel che concerne i prestiti personali si è posizionato sui 13.382 euro (+6% in questo caso).
Crescita, ma senza boom, per i prestiti personali
La dinamica dei prestiti personali ha registrato una crescita più debole: +2,4% a ottobre e +6,2% nei primi 10 mesi dell’anno, ancora sotto i livelli del 2019.
Finanziamenti bancari in aumento in Italia
I dati di Crif collimano con quelli diffusi dall’Associazione bancaria italiana, che periodicamente fa il punto sui finanziamenti erogati dalle banche nel nostro Paese. Ebbene, a ottobre i prestiti ad aziende e famiglie sono cresciuti del +1,7% rispetto a un anno fa.
E, nel complesso, “i tassi d’interesse sulle operazioni di finanziamento sono ancora su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici”.
In particolare:
- il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,18% (era al 6,18% a fine 2007, prima della crisi finanziaria dell’epoca);
- il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari all’1,18% (5,48% a fine 2007);
- il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è dell’1,43% (5,72% a fine 2007).
In calo le sofferenze nette, cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse.
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