Debiti: sos ai tempi del coronavirus
10 apr 2020 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Sos famiglie ai tempi del coronavirus. A lanciarlo in queste settimane sono state praticamente tutte le associazioni dei consumatori e fra queste Adiconsum, che da oltre 20 anni gestisce a livello nazionale, su incarico del ministero dell’Economia e delle Finanze, il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura. Il presidente del Fondo, Rino Tarelli, ha messo l’accento su alcuni numeri e informazioni parlando con l’agenzia di stampa Agenzia Nova. Il punto di partenza è la situazione delle famiglie italiane dal punto di vista dell’indebitamento, già non rosea prima dell’impatto dell’asteroide coronavirus sulle vite di tutti noi. Secondo quanto risulta ad Adiconsum, nell’arco degli ultimi 20 anni le famiglie hanno visto raddoppiare il loro debito medio. Ed è purtroppo lecito aspettarsi un ulteriore incremento a seguito del blocco delle attività produttive legato appunto all’emergenza pandemica. “Abbiamo persone che, benché lavorino o siano pensionate, già non sono in grado di fare la spesa”, ha detto Tarelli.
Ma veniamo a numeri e info. Cominciando col dire che negli ultimi 20 anni Adiconsum ha registrato un incremento dei debiti delle famiglie, passati dal 1998 a oggi da 13 mila a 27 mila euro. Cifre che non includono il mutuo ipotecario. Non solo. Nel medesimo arco temporale è aumentata la quantità di chi ha chiesto un aiuto per non precipitare nel gorgo dell’usura: 14 mila i nuclei familiari supportati, per 26 milioni circa di mutui erogati in virtù del Fondo di prevenzione del ministero dell’Economia. Gli anni più delicati, sotto il profilo degli importi stanziati, sono stati due: il 2014, con oltre 1,4 milioni di euro, e il 2018, con più di 1,8 milioni, rispettivamente sei e 10 anni dopo l’insorgenza della crisi finanziaria del 2008. Già dopo quella crisi si registrò una crescita delle richieste. E anche adesso, come detto, ci si attende un aumento, che però, secondo Adiconsum, si potrà verificare soltanto intorno ai primi di maggio. Su tale incremento potrebbe incidere il fatto che per il momento non è stata prevista alcuna sospensione per bollette (eccezion fatta per i residenti degli 11 Comuni dell’ex zona rossa), affitti e rate del credito al consumo.
Adiconsum si augura che molti si rivolgano anche alle misure di supporto previste dai provvedimenti per l’emergenza, anche perché, ricorda Tarelli, “i finanziamenti dei fondi che vengono direttamente dal ministero dell’Economia, Adiconsum li può dare solo come prestito, seppure a condizioni estremamente vantaggiose”. In altre parole, sono comunque prestiti, e come tali vanno rimborsati. Non soltanto. L’erogazione è vincolata alla capacità di restituzione del finanziamento, dimostrata da reddito documentabile: assai difficile intervenire laddove si verifichi, com’è purtroppo probabile in questa fase, una perdita del posto di lavoro. La possibilità di uscire da situazioni di indebitamento eccessivo facendo appello al Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura non è molto nota alle famiglie: ogni indicazione a riguardo, con tutto il relativo supporto nella formulazione della richiesta d’aiuto, è sul sito di Adiconsum. Che alle famiglie raccomanda di ricorrere, “con le cautele indicate, agli strumenti previsti per affrontare questa crisi, senza abbandonarsi alla disperazione”.
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