Cosa c’entra il digital con la sicurezza?
30 lug 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Digitalizzazione dei servizi e sicurezza dei clienti vanno di pari passo, secondo le banche che operano in Italia.
Lo assicura l’indagine contenuta nel decimo rapporto annuale realizzato da Abi Lab, il Consorzio per la ricerca e l’innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana, che fa il punto sullo sviluppo e le potenzialità del digital banking.
Il mobile si prepara al sorpasso
Nel perimetro delle banche intervistate, i clienti attivi su mobile hanno registrato un incremento del +15% nel 2020. La parte del traino l’hanno fatta coloro che accedono al mobile banking dalle app per smartphone.
Su del +56% anche il volume totale delle operazioni dispositive su mobile banking: fra queste, vi dice l’Abi, bonifici e giroconti, con un +72%.
Ma è ancora il personal computer il canale che registra più volumi, con 173 milioni di operazioni dispositive nel 2020.
Va detto che il mobile è sempre più prossimo al sorpasso, come dimostrano i suoi 171 milioni di operazioni. Con la pandemia sono comunque saliti gli accessi medi mensili: +31% per il mobile e +14% per l’internet banking.
Come si posiziona il credito?
“Il credito”, ci dice l’Abi, “si conferma l’ambito in cui l’offerta via internet banking è più sviluppata rispetto a quella tramite app”.
Le funzionalità collegate alla gestione dei prestiti e dei mutui sono proposte rispettivamente dal 43% e dal 33% del campione.
L’impegno contro i crimini informatici
Ancor più forte, poi, l’impegno del mondo bancario nella lotta ai crimini informatici. Una lotta condotta su tre fronti: presidi tecnologici, iniziative di formazione del personale e campagne di sensibilizzazione della clientela.
Per affiancare e sostenere le banche, l’Associazione bancaria italiana e 17 associazioni dei consumatori – Acu, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Cittadinanza Attiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, La Casa del Consumatore, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Udicon e Unione Nazionale Consumatori – hanno inviato una lettera all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni “per sollecitare un maggiore coordinamento nel contrasto alle frodi informatiche”.
Le collaborazioni e le iniziative delle banche
Le banche operanti in Italia hanno poi promosso collaborazioni tra settori come il CertFin, ovvero il Cert Finanziario Italiano, laddove Cert sta per Computer emergency response team.
In pratica, è l’iniziativa diretta da Abi e Bankitalia che ha lo scopo di aumentare “la capacità di gestione dei rischi cibernetici degli operatori bancari e finanziari”.
In più, l’Abi, con il supporto del CertFin, continua a monitorare con grande attenzione l’evoluzione degli attacchi cibernetici rivolti al settore bancario e ai clienti di home banking, dal phishing in poi.
Insomma, sia le banche sia l’associazione che le rappresenta si sono spese molto e si stanno spendendo molto per la sicurezza informatica. La quale, tuttavia, “passa anche attraverso la collaborazione dei clienti”.
I 7 consigli dell’Abi ai clienti
Ma come possono collaborare i clienti? Seguendo poche semplici regole “per operare online in modo comodo e sicuro”, dice l’Abi.
Quali regole? Sempre quelle, preziosissime:
- cambiare periodicamente la password di posta elettronica, social network, internet banking e siti per gli acquisti online;
- aprire solo i messaggi di posta elettronica che arrivano da indirizzi conosciuti (e quando sembra che provengano dalla propria banca, sincerarsi con l’operatore bancario – tramite numero verde o altro canale ufficiale riportato sul sito – che sia davvero così);
- accedere a internet solo dal proprio computer;
- installare o aggiornare l’antivirus;
- contenere la diffusione delle informazioni personali online;
- utilizzare password diverse per siti diversi.
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