Anziani e credito al consumo
20 feb 2020 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Quello del credito al consumo e dei finanziamenti è solamente uno dei settori in cui una persona anziana, oggi, nel nostro Paese, si sente più bisognosa di tutela. E questo è uno dei dati emersi dal sondaggio “Anziani e inclusione” condotto dall’Unione Nazionale Consumatori nel quadro di “Quello che le persone non dicono, un’inclusione possibile”, progetto finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e realizzato dall’UNC in partenariato con l’Unione per la Difesa dei Consumatori. Importante nota a margine: si tratta di un sondaggio che non ha un valore statistico e che punta semplicemente a cogliere lo stato d’animo sul tema, per l’appunto, dell’inclusione delle persone anziane. I dati sono stati raccolti nel periodo compreso tra il 23 luglio 2019 e il 31 gennaio 2020 intervistando 913 persone.
Ma, dicevamo, il credito al consumo è soltanto uno dei settori nei quali gli interpellati sentono di aver bisogno di assistenza: gli altri coprono pressoché l’intero panorama dei consumi e vanno dalle bollette di luce, gas, acqua e quant’altro al comparto viaggi e vacanze, passando per la telefonia, l’alimentazione e la pay tv e streaming. Le bollette sono state menzionate dal 62% degli intervistati, mentre la telefonia si è piazzata al secondo posto ricorrendo nel 56% delle risposte date dai partecipanti all’indagine. Credito al consumo e finanziamenti si sono posizionati all’incirca a metà della lista, con un 15%. In ogni caso, è nell’interazione con l’azienda in caso di problemi che gli anziani sentono di aver più bisogno di tutela: questa voce è apparsa nel 57% delle risposte. Al 46% non dispiacerebbe un supporto nella fase di cambio del fornitore che gli eroga un prodotto o un servizio, mentre c’è un 40% che riscontra qualche difficoltà a monte, proprio nella scelta del prodotto o servizio. Il cerchio si chiude con la citazione, nel 33% dei casi, della finalizzazione di un contratto come operazione per la quale più servirebbe un aiuto.
Il sondaggio prova poi a fare luce sul modo in cui le persone anziane interpellate vorrebbero ottenere l’aiuto dell’Unione Nazionale Consumatori: che lo si creda o no, al primo posto c’è la posta elettronica, citata da 62 intervistati su 100; segue il telefono, prediletto da 44 persone su 100; chiude il podio l’incontro vis-à-vis, con un 29% delle preferenze. Marginali, con un 11% e un 4% rispettivamente, la chat e la videochat.
Ma come riequilibrare la debolezza percepita nei confronti delle imprese? Con un coinvolgimento diretto degli esperti dell’UNC che contattano l’azienda a nome dell’anziano assistito per il 61% degli intervistati, con indicazioni degli esperti dell’UNC su come scrivere in autonomia all’azienda per il 23% e con un consiglio generico degli esperti, anche soltanto per ricevere chiarimenti, per il restante 16%. Nel complesso, secondo l’UNC e il suo presidente Massimiliano Dona, da questa esplorazione emerge una certa fragilità degli anziani, che si sentono “soli e indifesi” al cospetto delle aziende. Il che rende la consapevolezza dei propri mezzi e dei propri diritti la prima grande arma per potersi proteggere e tutelare.
Offerte di prestito confrontate
Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.
Prestito personale
Finanzia i tuoi progetti
Cessione del quinto
Ottieni fino a 75.000€
Blog Credito e Consumi

Credito e dazi

Consolidamento prestiti: cosa sapere

Piano “alla francese”

Contro le frodi
Guide ai prestiti

Come ottenere un prestito

Alternative al finanziamento auto proposto presso il punto vendita

Leasing

Cosa sono le categorie catastali

Come scegliere tra garante e cointestatario nei prestiti

Finanziamento fotovoltaico ed energie alternative

Chiedere un prestito se hai già un mutuo
