Cosa conta per i consumatori?
12 gen 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
“What Matters to Today’s Consumer”, cosa conta per i consumatori di oggi: una serie di risposte a questo interrogativo è nella terza edizione del rapporto annuale sulle tendenze di consumo realizzato dal Capgemini Research Institute.
Secondo questo rapporto, nel corso dell’ultimo anno si è attenuata la preoccupazione dei consumatori circa l’incremento del costo della vita: ora è il 43% a temere nei prossimi mesi un peggioramento delle finanze personali, rispetto all’80% di un anno fa.
Prezzi: cosa si aspettano i consumatori dalle aziende
Anche perché oltre due terzi (70%) dei consumatori si aspettano ulteriori sconti sui beni di prima necessità e sono pronti a premiare gli sforzi in tal senso: tre consumatori su quattro (il 73%) mettono in conto una maggior fedeltà verso quelle aziende che li sosterranno in questa fase, e una percentuale quasi simile ha evidenziato che in futuro comprerà più prodotti e servizi da queste società.
I rivenditori possono fare la differenza anche su un altro fronte: il 65% dei consumatori conta infatti di essere avvertito nel momento in cui i marchi dovessero rivedere al ribasso la quantità o la qualità di un prodotto senza ritoccare i prezzi. In altre parole, tu sei lì che dici “ma che brava questa azienda che non ha aumentato il prezzo” e non ti accorgi che in realtà allo stesso prezzo di prima compri meno cose (la cosiddetta “shrinkflation”) o cose di minor qualità (fenomeno noto come “skimpflation”).
Ritorno al futuro: l’AI generativa negli acquisti
Secondo il rapporto, il 72% dei consumatori conosce le applicazioni potenziali dell’AI generativa nello shopping e uno su cinque l’ha già usata (oltre la metà tra questi sostiene che gli strumenti dell’AI generativa abbiano migliorato di molto l’esperienza). Ma non mancano le preoccupazioni sul potenziale utilizzo improprio: quasi due terzi dei consumatori temono che possa produrre valutazioni o recensioni false o fuorvianti.
Acquisti: quanto contano i social e gli influencer
I social media, oggi, rappresentano un punto di riferimento su due fronti:
- consentono di scoprire i prodotti;
- stanno diventando le piattaforme preferite per l’acquisto, specialmente fra i più giovani.
Più della metà dei consumatori che hanno fatto compere attraverso questi canali guarda agli influencer per avere consigli sull’acquisto, perché pensa che diano un’analisi precisa dei fattori da prendere in considerazione prima di mettere mano al portafoglio. “Una percentuale analoga di consumatori che hanno acquistato sui social media”, si legge nella nota stampa di Capgemini, “si rivolge agli influencer anche per ottenere sconti e offerte”.
Shopping e sostenibilità: consumatori più esigenti
Quanto conta, oggi, la sostenibilità? Capgemini mette in evidenza tre informazioni molto interessanti.
- I consumatori vogliono avere più informazioni sulle credenziali di sostenibilità di un prodotto prima di prendere una decisione di acquisto, come per esempio il suo impatto sulla biodiversità, sulla qualità dell’aria e sulle risorse idriche.
- Più della metà dei consumatori non si fida di quello che dichiarano le aziende quando si parla di sostenibilità.
- Una larga parte dei consumatori fa sapere che, se ottenesse informazioni esaurienti circa l’impatto ambientale di un prodotto, sarebbe più propensa a sceglierlo.
E proprio per avere più informazioni sulla sostenibilità dei prodotti, quasi la metà degli intervistati guarda con favore all’inclusione sulle confezioni di etichette dettagliate e di QR code scansionabili, che diano indicazioni su emissioni di carbonio, impronta idrica e riciclabilità dei prodotti.
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