Arriva Natale (e la “truffa del pacco”)
8 dic 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Seleziono, aggiungo al carrello, compro, pago. Secondo i dati raccolti dalla banca online N26, per gli acquisti pre-natalizi gli italiani opteranno specialmente per lo shopping online, che già durante il Black Friday ha registrato un incremento della spesa media pari al +20% rispetto al 2022. Significativo, soprattutto considerando che nei negozi fisici la medesima voce ha registrato una diminuzione dell’11%.
Lo shopping online, però, espone al rischio di frode, non solo al momento dell’acquisto ma anche nella fase dell’attesissima consegna: è la cosiddetta “truffa del pacco”, un tipo di “phishing” che si consuma via email o via messaggio di testo sul cellulare (il cosiddetto “smishing”, attraverso appunto sms).
“C’è un pacco per lei”: ecco come si consuma la truffa
Il piano è semplice, quasi banale per chi ha già familiarità con queste tecniche (perché ne ha letto o sentito parlare e non perché le ha subite, ci auguriamo). Via posta elettronica o sms ci arriva un messaggio che ci informa di presunti problemi in fase di consegna del pacco che stiamo aspettando e ci chiede magari di fare qualcosa, per esempio cliccare un link o inserire informazioni personali e credenziali della carta di credito.
Gli ideatori del trappolone fanno leva sulla credibilità: stante l’imminenza delle festività, e alla luce degli acquisti effettuati approfittando degli sconti della settimana del Black Friday, un intoppo nelle consegne è quanto di più plausibile. Come difendersi, quindi?
Difendersi dai tentativi di truffa in quattro semplici mosse
Il team Trust & Safety di N26 approfitta dell’occasione per fornire quattro importanti consigli, da seguire nel caso in cui si ricevano sms o messaggi di posta elettronica non proprio chiari e limpidi ma apparentemente spediti da sedicenti “servizi di corrieri”. Sono consigli che valgono per tutti, soprattutto per le generazioni più “smanettone”, che sono sì giovani e sveglie ma non per questo più addestrate a difendersi.
- Fai bene attenzione al modo in cui è formattato il testo dell’email o del messaggio ricevuto via sms: spesso e volentieri i messaggi di “phishing” sono quantomeno disordinati, privi di una precisa formattazione e in compenso pieni di errori di grammatica. L’impaginazione lascia alquanto a desiderare ed è assente un indirizzo personalizzato.
- Passa attentamente ai raggi X l’indirizzo e-mail del mittente: i truffatori spesso utilizzano indirizzi “fantasiosi”, diciamo così, che se guardati bene possono far scattare una prima “red flag”, un primo allarme rosso. Oltre a essere strani, non sono coerenti con l’identità dell’azienda menzionata.
- Controlla il numero dal quale ti è arrivato l’sms: parecchie volte capita che i messaggi di truffa siano inviati da numeri “sconosciuti” o con serie di cifre che non corrispondono a quelle ufficiali dell’azienda che apparentemente si dichiara.
- Fai attenzione al tono dei messaggi: i truffatori utilizzano un linguaggio coercitivo o che comunque trasmette un senso di urgenza, per spingere le vittime ad agire rapidamente e i maniera impulsiva.
Basta una telefonata alla banca per evitare spiacevoli sorprese
Per evitare brutte sorprese, di fronte a email e sms un po’ sospetti – e prima di dare qualunque informazione personale o sulla carta di credito – è sempre meglio sentire la tua banca, che saprà fornirti le giuste indicazioni evitandoti sorprese assai spiacevoli. Ben diverse da quelle – piacevolissime – che ti auguriamo invece di trovare sotto l’albero.
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