Salute: alimentazione e movimento al primo posto per gli italiani
3 set 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Salute e alimentazione
Quando si tratta di salute gli italiani predicano bene, ma razzolano male. Conoscono bene la “teoria”, ossia tutto ciò che servirebbe per poter vivere meglio, ma raramente passano all’azione. La conferma arriva ricerca svolta dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, il progetto sull’informazione consapevole nato dalla collaborazione tra Gruppo Credem e l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica.
Secondo l’analisi, che ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione ed è stata condotta dai ricercatori dell’Università Cattolica con la collaborazione dell’istituto di ricerca Bilendi, le priorità degli italiani per mantenersi in salute sono: seguire una corretta alimentazione, fare attività fisica, dormire bene e ridurre i livelli di stress e di ansia.
Più attenzione per l’alimentazione, ma scarsa conoscenza dei cibi “sani”
Entrando nel dettaglio, una sana alimentazione risulta un aspetto imprescindibile per vivere in salute per il 71% del campione analizzato, percentuale che sale al 78% per le donne e al 79% per gli over 64 anni. Per quanto riguarda le fonti di informazione che gli italiani consultano per le scelte in campo alimentare, istituzioni sanitarie e medici risultano con il 60% delle preferenze i più apprezzati in quanto ritenuti le fonti più autorevoli e affidabili sul tema. Tuttavia, i dati relativi alle fasce di popolazione più giovane mettono in luce il ruolo svolto anche dai personal trainer e dai creatori dei contenuti su internet: nella fascia d’età 18-44 anni i primi rappresentano una fonte di informazione per il 23%, mentre i secondi per il 17% degli intervistati.
Questa attenzione generalizzata all’alimentazione fatica però a trovare riscontro nelle pratiche quotidiane: solo la metà del campione intervistato dichiara di saper distinguere in modo chiaro i prodotti sani e il 28% degli intervistati legge in modo sistematico l’etichetta di ciascun prodotto, percentuale che arriva al 38% per gli over 64. Tale comportamento è maggiormente diffuso (55%) nel caso di prodotti che non si conoscono o su cui si hanno dubbi. In particolare, gli elementi a cui si presta più attenzione risultano essere la data di scadenza (68%), la provenienza (54%) e i valori nutrizionali (49%).
Movimento e prevenzione ancora poco diffusi
Oltre alla corretta alimentazione gli italiani hanno indicato altre attività ritenute importanti per restare in forma: l’esercizio fisico con il 60%, dormire bene con il 59% e ridurre lo stress con il 53% delle preferenze. Nonostante ciò, tuttavia, gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità rivelano come ben il 28% degli italiani sia sedentario, un dato che arriva al 50% in Campania. Anche in questo caso, come per l’alimentazione, gli italiani sembrano capire l’importanza del tema salvo poi comportarsi diversamente: ben il 25% dei pigri è anche convinto di fare attività fisica a sufficienza, dimostrando di non avere consapevolezza di quello che vuol dire “muoversi” in modo adeguato.
Ad aggravare la situazione è il dato relativo ai controlli medici: sono ritenuti importante solo dal 38% del campione. Nello specifico, sono importanti per vivere bene per il 40% degli intervistati della fascia d’età 45-64 anni, per il 51% degli over 64, ma solo per il 25% degli under 44. Alla base di questi comportamenti in apparente contraddizione tra loro vi sono motivi non tanto economici, data una maggiore accessibilità rispetto a un tempo di prestiti personali per sostenere alcune spese e la disponibilità gratuita di luoghi in cui fare sport all’aria aperta, quanto piuttosto una scarsa educazione al movimento e alla prevenzione.
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