Auto elettriche, troppa disinformazione
8 apr 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
C'è necessità di informare correttamente gli automobilisti
Auto elettriche, green, zero emissioni? Mobilità sostenibile? Il mercato dell’auto è proiettato nel futuro, ma gli ostacoli sono tanti, forse troppi. Dalla transizione ecologica bloccata dalla politica agli incentivi, ai ritardi delle infrastrutture alla crisi scaturita prima dalla pandemia e anche alla guerra in Ucraina. Sono questi i temi al centro dell’evento FORUMAutoMotive, movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore. Il mercato è forte e in costante movimento, come attestano le impennate dei prestiti auto: ha bisogno, però, di essere formato e incentivato.
Una luce si è avuta con la tavola rotonda dal titolo “La mobilità che cambia: gli italiani nel caos. Occorre informare e formare”. La discussione verte sulla confusione che c’è tra i consumatori sulle diverse motorizzazioni presenti, ma anche su come orientare le scelte in base alle esigenze e sulla necessità di informare correttamente gli automobilisti.
Secondo Toni Purcaro, chairman di Dekra Italia, molti sforzi sono focalizzati sui giovani: per loro l’incidentalità stradale rappresenta una delle prime cause di morte. Secondo Emilio Patella, segretario nazionale Autoscuole Unasca, i ragazzi che vanno alle scuole guida sono più informati degli adulti: quello che gli manca è la formazione alla guida corretta di tutti i tipi di auto.
Pochi conoscono l'elettrico
Quello che manca è il secondo livello di sicurezza. Finora la gente ha compreso poco il mercato dell’elettrico: tutti mostrano attenzione per il tema ma, secondo il presidente di Areté Methodos Massimo Ghenzer, si registra una discordanza tra l'atteggiamento positivo e il desiderio di investire in queste vetture un budget contenuto, ancora lontano dal costo medio di un’utilitaria con la spina. L’automobilista italiano, insomma, crede nell’innovazione ma le tasche lo frenano.
La crisi potrebbe accelerare la transizione
Il mercato, comunque, va nella direzione green anche se, soprattutto per l’Italia, c’è da rilevare un andamento ondivago per quanto riguarda il FIT for 55: il conflitto in Ucraina, però, secondo gli esperti, potrebbe spingere il Paese a prendere posizioni più nette.
Secondo Andrea Crespi, direttore generale di Hyundai Italia, oggi gli obiettivi dell’azzeramento delle emissioni di CO2 sono chiari ma servono misure che non siano stop&go: servono investimenti strutturali per accompagnare la transizione.
Crociata green
Nel dibattito “Crociata green e sostenibilità sociale: quali rischi senza un vero equilibrio” Pierluigi Bonora, promotore del Forum, ha affrontato il tema incentivi: tutti concordano sul fatto che “prima arrivano, meglio è”. È necessario, però, evitare il greenwashing, altrimenti si rischia di spostare la produzione di CO2 e di approcciare il tema con ideologia. Bisogna evitare, in sostanza, casi come il dieselgate, è la più grande operazione di greenwashing recente.
Incentivi, soprattutto
L’auto elettrica è già oggi la più conveniente dal punto di vista economico, almeno a guardare il suo completo ciclo di vita. Ma, come ammette Gianmarco Giorda, dg di Anfia, due interventi governativi sono ancora indispensabili: il DL sugli incentivi per dare fiato al mercato, anche a quello dell’auto elettrica, e le misure di sostegno alle imprese per riqualificare la filiera e cogliere le opportunità dell’elettrificazione.
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