Un'estate al mare, tra ombrelloni e aumenti

È la prima estate post pandemia quella che gli italiani si apprestano a vivere e la paura è che sia un’estate di stangate su prezzi e tariffe, una stagione da vivere col portafoglio gonfio o in compagnia di prestiti personali per far fronte alle varie esigenze.

Il 27% degli italiani non partirà per le vacanze

Secondo l’indagine “Gli italiani e le vacanze della ripartenza” curata da Italiani.coop, lo strumento di ricerca di Coop, per Robintur Travel Group, viene fuori una ripartenza lenta a causa della crisi economica.

Il 27% degli italiani dichiara, infatti, di non partire: il 38% di loro lo fa per risparmiare (l'anno scorso, in pandemia, era il 25%). Il 41% non parte, invece, per difficoltà economiche e lavorative: per un 19%, per esempio, contano i timori di contrarre il covid in vacanza.

Altre ragioni invocate da chi quest'estate resterà a casa sono lo stress legato al rispetto delle restrizioni (16%), l’incertezza su regole e restrizioni (13%), quelle sulla possibilità di spostarsi liberamente verso altre regioni o verso l’estero (11%).

Il 5%, infine, non parte per l’aumento delle tariffe di viaggi e pernottamenti.

Un'estate di aumenti

Perché, è ormai chiaro che questa sarà un'estate di aumenti di prezzi e tariffe. Tutto costa di più.

Secondo il Codacons, una villeggiatura estiva questa estate costerà in media circa 100 euro in più a persona.

“La spesa pro capite per una villeggiatura estiva di dieci giorni costerà in media l’11% in più: considerata le spese per spostamento, soggiorno, servizi vari, pasti e consumazioni, si passa da 898 euro del 2020 a 996 euro, con un incremento di 98 euro a persona”, sottolinea il Codacons.

Spiagge e stabilimenti balneari in linea con il 2019

In diverse strutture i costi sono simili a quelli del 2019: salgono un po' l’abbonamento mensile e, un po’ meno, l'abbonamento stagionale. Altri, come l’abbonamento giornaliero, scendono.

Per l’abbonamento mensile ombrellone, sdraio e lettino serviranno in media 800 euro, il 3% in più rispetto al 2020.

L’abbonamento giornaliero è in flessione: ombrellone, lettino e sdraio costano quest’anno 25,5 euro, il 15% in meno rispetto all'estate scorsa.

Per un abbonamento stagionale servono 1.745 euro, l'1% in più sul 2020.

Pattino, pedalò o canoa costano l’11% in più rispetto al 2020 e sfiorano i 9 euro, secondo un'indagine di Federconsumatori.

Un costo, quello degli stabilimenti balneari, che non lascia presagire nulla di buono in termini di spesa per le famiglie nemmeno nel prosieguo dell'anno: se già nel mese di giugno parliamo di aumenti medi di oltre il 13% per un abbonamento settimanale sotto l’ombrellone, e di oltre il 4% per quello giornaliero, figuriamoci cosa accadrà in autunno per il resto delle spese.

Un giorno al parco acquatico costa l'1,6% in più sul 2020

Spese in aumento anche per chi rinuncia a viaggiare, sia chiaro.

Una giornata al parco acquatico, secondo Federconsumatori, costa a una famiglia di quattro persone (due adulti e due ragazzi che pagano il biglietto ridotto) oltre 200 euro, l'1,6% in più rispetto al 2020, compresi biglietti d'ingresso, parcheggio, colazione e gelati, quattro panini e l'acqua e pure le creme solari.

Tariffe pazze (e difficilmente controllabili) per chi viaggia in aereo

Per chi ha deciso di viaggiare bisogna mettere in conto caro benzina, rincari sull’autonoleggio e la situazione particolare dei viaggi aerei, con i passeggeri che hanno già denunciato tariffe aggiuntive, per la scelta del posto, a volte superiori a quelle del volo, tanto che l’Enac ha avviato una verifica.

Secondo Assoutenti non c’è dubbio: le compagnie aeree stanno monetizzando la paura della pandemia. I prezzi dei viaggi, fa notare l'associazione dei consumatori, sono sì in linea con quelli dell'anno scorso, ma sono aumentati i costi dei servizi legati al trasporto aereo.

Risultato? I viaggi hanno costi record, difficilmente quantificabili dal consumatore, almeno a una prima occhiata o all'inizio della prenotazione.