La corsa dei prestiti digitali

Grazie a questo recupero, il volume di prestiti – che cumula quelli personali e finalizzati – si riaffaccia oltre i livelli pre-pandemia.

Cosa vuol dire l'aumento dei prestiti

La crescita dei prestiti è un segnale importante non solo per la disponibilità di risorse ma anche della fiducia delle famiglie. Serve però cautela prima di affermare che il peggio sia passato.

La ripresa economica ha senza dubbio supportato i consumi, ma dall'altra parte incombono l'inflazione e una situazione geopolitica ancora movimentata. Incertezze e aumento dei prezzi potrebbero comprimere il portafogli, la fiducia e la propensione all'acquisto. Non è quindi da escludere un rallentamento dei prestiti e dei consumi nella seconda parte dell'anno.

Cala l'importo medio

Il clima di incertezza si intuisce, ad esempio, dalla contrazione dell'importo medio richiesto: 8.810 euro, il 7,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Il dato conferma la tendenza a utilizzare le rate anche per acquisti di importo contenuto, che magari un tempo sarebbero stati liquidati in un'unica soluzione.

Il balzo digitale

Tra i trend più prorompenti di questo 2022 c'è il crescente ricorso ai canali digitali. Nel primo semestre la domanda di credito via web è aumentata del 153%. Si tratta ormai di un fenomeno trasversale, spinto non solo dai più giovani ma anche da generazioni più mature.

Come in altri settori, quindi, la pandemia ha segnato un punto di non ritorno, dando ai consumatori sempre più fiducia e confidenza, anche grazie al successo dell'e-commerce.