Italia sul podio dei paesi UE col carburante più caro

Se, infatti, le buone notizie arrivano dal mercato dei crediti che mostrano, secondo Crif, un settore prestiti che, a febbraio, tra prestiti personali e finalizzati resiste e scende dell’8,3% rispetto al febbraio 2020, le notizie meno buone arrivano dal prezzo dei carburanti.

Qualcosa che incide non poco sul portafoglio quotidiano delle famiglie. Ebbene secondo le ultime rilevazioni del ministero dello Sviluppo economico, il prezzo della benzina sale per la ventesima settimana di fila: la verde in modalità self service costa 1,579 euro al litro, in aumento di 1,3 centesimi rispetto alla scorsa settimana.

Cresce anche il gasolio: la media nazionale (sempre self) parla di 1,445 euro a litro. Tutti prezzi che crescono dal 9 novembre 2020, quando la benzina era a 1,378 euro al litro: in pratica, da allora la benzina è aumentata del 14,5%, mentre il gasolio, sempre da allora, è cresciuto del 15,7% (da 1,249 euro a 1,445 di oggi).

Italia fra le più care in Ue per prezzo benzina e gasolio

Non è una bella cosa perché, con questi prezzi, l’Italia è sul podio europeo dei paesi più cari per quanto riguarda i prezzi dei carburanti: secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, il nostro Paese è terzo nella (poco onorevole) classifica delle nazioni con il gasolio più caro, ed è quinto per il prezzo della benzina.

La notizia arriva da Assoutenti che ha elaborato uno studio confrontando i prezzi dei carburanti in Europa. Oggi, rispetto alla media Ue, un automobilista italiano paga la benzina l’8,9% in più rispetto agli altri europei: spende, in sostanza, 6,5 euro in più ogni volta che si fa il pieno.

Se poi va a gasolio, spende 7,2 euro in più per ogni pieno, in pratica l’11,2% in più rispetto agli altri guidatori continentali.

Assoutenti: Italia terza in Ue per caro gasolio, quinta per la benzina

La classifica Ue viene confermata da Assoutenti, secondo cui la media di oltre 1,444 euro al litro, porta l’Italia al terzo posto in Europa per quanto concerne il prezzo del gasolio: peggio stanno solo Svezia e Finlandia.

Stessa musica per la benzina: l'Italia, con un prezzo alla pompa di oltre 1,577 euro al litro è quinta dietro ai Paesi Bassi, alla Danimarca, alla Finlandia e alla Grecia.

Penalizzata dalle tasse

Quella che sembra una tragedia si trasforma quasi in commedia solo a considerare i prezzi dei carburanti al netto delle tasse: senza il peso della tassazione, cioè, l’Italia è tra gli ultimi paesi europei quanto a prezzo dei carburanti.

Se non ci fossero accise e tasse, il nostro Paese sarebbe al ventesimo posto (su 27) come prezzo del gasolio e al 18° posto come prezzo della benzina.

Iva e accise pesano per il 64,5% su benzina e per il 61% sul diesel

“Questi numeri dimostrano come, ancora una volta, gli automobilisti italiani subiscano un'abnorme tassazione sui carburanti: oggi l'iva e le accise pesano per il 64,5% sulla benzina e per il 61% sul diesel.

Una pressione fiscale che fa schizzare l’Italia ai primi posti in Ue quanto a caro-carburante e che danneggia la collettività, con rincari per i rifornimenti e per i prezzi al dettaglio tanti prodotti che viaggiano su gomma”, spiega Furio Truzzi, presidente di Assoutenti.

Truzzi: “Togliere le accise obsolete”

“Per questo - prosegue Truzzi - Assoutenti chiede al governo Draghi di intervenire sulla tassazione composta da accise obsolete, che risalgono al secolo scorso. Quelle accise che nessun governo ha mai avuto il coraggio di abbattere, nonostante le promesse.

Serve, inoltre - dice ancora Truzzi - detassare i carburanti biofuel, quelli più rispettosi dell’ambiente che si dimostrano sempre più diffusi in Italia: carburanti green su cui oggi gravano le stesse accise che vengono applicate alle benzine più inquinanti. Una detassazione - conclude Truzzi - servirebbe anche a incentivare gli automobilisti ad acquistare auto ecologiche e prodotti meno pericolosi per l’ambiente”.