Cripto-valute non adatte ai risparmiatori
30 mar 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Allarme rosso da parte delle autorità europee di vigilanza
Bitcoin, valute virtuali, valute digitali, cripto-attività, criptovalute. Tutto off limits per i risparmiatori. La ragione è semplice: sono rischiose e speculative e i consumatori possono esporsi alla possibilità “molto concreta” di “perdere il denaro investito”.
Allarme rosso, dunque, in arrivo non da uno qualunque ma direttamente dall'autorità di regolamentazione del settore finanziario Ue che mette in guardia dai rischi delle cripto-attività. Il consiglio non è da sottovalutare, proprio ora che i prestiti personali stanno registrando un'impennata inattesa (+4% secondo l'Abi a febbraio). La ragione? L'ottimismo sui mesi a venire. Un ottimismo che potrebbe portare i consumatori inesperti e buttarsi nelle cripto-attività, il cui interesse sta crescendo in maniera esponenziale insieme alla loro alta pericolosità soprattutto quando si prospettano alti rendimenti.
Ue, nota congiunta Eba, Esma, Eiopa
Le autorità europee di vigilanza, ossia Eba, Esma e Eiopa hanno emesso una nota congiunta in cui avvertono i consumatori che “numerose cripto-attività sono altamente rischiose e speculative, non adatte per la maggior parte dei consumatori al dettaglio come investimento o mezzo di pagamento o scambio. Qualora acquistino queste attività - spiega la nota - i consumatori potrebbero esporsi alla possibilità molto concreta di perdere tutto il denaro investito”.
Attenti ai rischi
“I consumatori - prosegue la nota - dovrebbero prestare attenzione ai rischi di pubblicità ingannevole, anche attraverso i social media e gli influencer: dovrebbero essere particolarmente cauti nei confronti dei rendimenti promessi, rapidi o elevati, specialmente di quelli che sembrano troppo allettanti per essere veri. I consumatori - aggiungono le autorità di vigilanza Ue - dovrebbero essere consapevoli della mancanza di ricorso o di protezione a loro disposizione, in quanto le cripto-attività e i prodotti e servizi correlati non rientrano, in genere, nella protezione esistente ai sensi delle attuali norme Ue sui servizi finanziari”.
Si può perdere tutto
Le autorità di vigilanza europee elencano, in dettaglio i principali rischi delle cripto-attività: fra questi ci sono i movimenti estremi dei prezzi. “Molte cripto-attività sono soggette a movimenti di prezzo improvvisi ed estremi: non sono adatte come riserva di valore e come mezzo di scambio o pagamento e sono speculative perché il loro prezzo dipende spesso solo dalla domanda dei consumatori. In questo senso, cioè, potrebbero non esserci attività di copertura”.
Rischio inganni e frodi
Altro rischio è quello di informazioni ingannevoli: alcune cripto-attività sono pubblicizzate in modo aggressivo, con materiale promozionale poco chiaro, impreciso, incompleto o a volte fuorviante. Le autorità di vigilanza Ue segnalano poi il rischio di frodi. “Esistono numerose cripto-attività false e truffe: si dovrebbe essere consapevoli che il loro unico scopo è quello di privare i consumatori del loro denaro utilizzando diverse tecniche, ad esempio il phishing”.
Questo perché i consumatori devono tenere a mente l’assenza di protezione: la maggior parte delle cripto-attività non è regolamentata nella Ue, per cui non ci sono i diritti e tutele dei consumatori.
Quali sono le cripto-attività di cui parla la Ue?
Le più note sono i bitcoin, ma non ci sono solo questi: tra le cosiddette valute virtuali, o valute digitali o cripto-attività o criptovalute, ci sono anche “rappresentazioni digitali di valore, utilizzate come mezzo di scambio o detenute a scopo di investimento, che possono essere trasferite, negoziate o archiviate elettronicamente.
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