Confesercenti: senza taglio delle tasse si rischia un magro Natale
1 nov 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Il 68% degli italiani ridurrà gli acquisti
Nonostante l’arrivo della sospirata tredicesima per i lavoratori dipendenti e i pensionati, quest’anno, secondo Confesercenti, che rappresenta circa 350 mila imprese, il Natale potrebbe rivelarsi decisamente magro. La mensilità extra, che storicamente rappresenta una boccata d’ossigeno per molti italiani, rischia infatti di non bastare più. A meno che il Governo non decida di detassarla.
È questo il suggerimento dell’associazione dopo aver chiesto agli italiani tra i 18 ed i 65 anni di età come affronteranno dal punto di vista dei consumi i prossimi due mesi.
Il Natale dei nostri connazionali
Secondo le risposte raccolte in collaborazione con la società di ricerca Swg, poco più di due terzi (68%) ha deciso di ridurre gli acquisti in vista del Natale a causa delle maggiori bollette e dei rincari portati dall’inflazione.
Il clima economico generale sta contribuendo infatti a un peggioramento delle prospettive per le prossime festività e a un pesante taglio dei consumi. Il 60% si attende un Natale peggiore rispetto a quello del 2021 con meno regali e viaggi.
A rischio ci sono circa 5 miliardi di consumi dal momento che il 39% degli italiani ha deciso di tagliare le spese superflue e il 29% sarà costretto a limare tutte le voci di spesa. Budget invariato per appena il 19% e solo un 5% prevede di aumentare le spese.
Queste decisioni sarebbero causate direttamente dal caro bollette per il 24% degli interpellati e dal rincaro generalizzato dei prezzi (per il 38%). C’è poi un 8% che spenderà di meno perché ha già intaccato i risparmi di famiglia.
Con queste prospettive, fermo restando il ricorso a prestiti personali e l’eventuale rinvio di spese importanti, gli italiani sembrano propensi a vivere un Natale decisamente più “sobrio” rispetto agli anni scorsi.
Infatti il 60% delle famiglie ritiene che le condizioni economiche e sociali delle prossime feste saranno peggiori di quelle dello scorso anno e quasi la metà degli intervistati (49%) prevede di tagliare anche i regali: il 25% progetta di spendere tra il 10 ed il 30% in meno per i doni, mentre il 24% effettuerà un taglio ancora maggiore.
Solo il 4% aumenterà la spese per i pacchi da mettere sotto l'albero a fronte di un 36% che cercherà di mantenerla invariata. Anche le vacanze delle feste si riducono: il 69% ha già deciso che non partirà, mentre solo il 10% dichiara di volersi concederà comunque un viaggio a fronte di un 21% ancora incerto. Chi parte, comunque, riduce la spesa: quella prevista è di 492 euro, quasi 200 euro in meno dei 683 euro del 2019.
La proposta di Confesercenti
Secondo Confesercenti, nonostante il consistente ribasso di questi giorni dei prezzi del gas sul mercato internazionale, “il caro bollette continuerà per tutto il 2022 e solo dopo il primo trimestre del 2023 si registreranno le prime riduzioni delle tariffe. Si tratta di un quadro negativo per le prossime feste, un periodo fondamentale per la tenuta dei consumi e quindi dei fatturati delle attività economiche. Bisogna intervenire urgentemente: al nuovo governo chiediamo di mettere tra le priorità il prolungamento ed il rafforzamento dei sostegni fino a quando il calo dei prezzi degli energetici non beneficerà famiglie e imprese. Ma anche di pensare a una detassazione straordinaria delle tredicesime: un intervento che darebbe impulso a consumi e fiducia”.
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