Come funziona il prestito alle casalinghe
Termini, condizioni e fattibilità di finanziamenti per chi svolge il mestiere di casalinga
Pubblicato il 30 luglio 2014
Chi non ha una busta paga può richiedere un prestito personale?
Nella categoria dei prestiti atipici, propri di chi non ha una busta paga o un lavoro fisso, tali da garantire un introito fisso mensile, rientrano i finanziamenti concessi alle casalinghe. Donne che svolgono, ventiquattr'ore al giorno, un lavoro durissimo ma che non hanno la garanzia di alcuna busta paga e che, al massimo, possono chiedere un prestito tra i 2.000 e i 3.000 euro, un importo troppo basso, visto che viene considerato dalle banche un'operazione rischiosa.
Con questi soldi, secondo le banche, le casalinghe dovrebbero poter far fronte alle spese legate alla casa e alla famiglia, come l'acquisto di nuovi elettrodomestici, le piccole ristrutturazioni o le spese per un figlio, in modo che si possa ottenere un minimo di autonomia. La garanzia richiesta per ottenere il prestito è che la casalinga richiedente non sia stata mai protestata e che non risulti nemmeno cattiva pagatrice. Spesso viene richiesto anche un garante, il marito o un componente della famiglia: se però la casalinga non può esibire la firma di un garante, può stipulare un'ipoteca sulla casa, qualora disponga di un immobile, accedendo al finanziamento più facilmente e addirittura con maggior credito. Spesso, visto che i crediti concessi sono molto bassi, alla casalinga viene rilasciata contestualmente al prestito anche una carta revolving, che consente di rateizzare gli acquisti tramite importi mensili bassi: in questo caso viene formalizzata una pratica unica per più acquisti, restando fermo però che la carta revolving ha tassi piuttosto elevati.
Da sottolineare che, per questo tipo di prestiti atipici i quali prevedono tempi di rimborso più ristretti, visto il rischio che la banca corre data l'assenza di garanzie, spesso risultano parecchio elevate le spese per il prestito: fondamentale quindi tenere sempre d'occhio il taeg, il tasso che sintetizza il costo del finanziamento.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.
Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.