A che punto sono le richieste di moratorie sui prestiti?
25 mar 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Diversi interlocutori chiedono la proroga della sospensione
Con i decreti “Cura Italia” e “Liquidità”, il governo ha facilitato la sospensione delle rate sui prestiti. Nel frattempo, le banche hanno avviato iniziative in favore dei debitori.
Qual è il volume di rate sospeso? La risposta arriva dal continuo monitoraggio di Banca d'Italia. Le istanze di adesione alle moratorie sui prestiti sono state 2,7 milioni, per un valore di 293 miliardi di euro.
La posizione delle famiglie italiane
Le richieste di moratoria da parte delle famiglie sono arrivate a 95 miliardi di euro: si tratta di oltre 200 mila domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (per accedere al cosiddetto Fondo Gasparrini), con un importo medio di 94 mila euro.
Le moratorie Abi e Assofin per le famiglie hanno invece raccolto 576 mila adesioni per un controvalore totale di 27 miliardi di euro.
La situazione delle Pmi
Prendendo in esame le micro, piccole e medie imprese, le richieste che fanno capo al fondo per le Pmi raggiungono quota 145 miliardi di euro.
Considerando il decreto legge Cura Italia, le domande sono state di 153 miliardi di euro, mentre la moratoria promossa da Abi ha riguardato 17 miliardi di euro di finanziamenti.
L'altro provvedimento pensato per sostenere la liquidità riguarda i prestiti agevolati con garanzia dello Stato o di SACE.
In un anno, da marzo 2020 a marzo 2021, sono arrivate – afferma l'Associazione delle banche italiane - 1 milione e 793 mila richieste, per un valore di 145,3 miliardi di euro.
Il nuovo strumento di Sace
Sace ha annunciato che da marzo 2021 sono partiti i prestiti per le Midcap (imprese con un massimo di 499 dipendenti che non rientrano nella definizione di Pmi secondo la Commissione Ue) con garanzia al 90% su importi fino a 5 milioni di euro.
Un nuovo supporto per fornire liquidità a questo comparto del nostro tessuto economico, particolarmente colpito dalla pandemia.
Le richieste delle Associazioni
Grazie alle azioni del Governo e degli istituti di credito, il tasso di default si è mantenuto basso nell’ultimo anno, nonostante la crisi scatenata dalla pandemia.
L’eventuale riduzione delle garanzie pubbliche potrebbe causare una crescita di fallimenti e crediti deteriorati.
Proprio per evitare questo potenziale contraccolpo, banche, imprese e associazioni come Abi, Confindustria, Coldiretti e Confcommercio hanno presentato due lettere a Governo e Commissione Ue chiedendo di prorogare le moratorie in corso e di promuovere condizioni più favorevoli sui prestiti garantiti dallo Stato.
Tra le altre cose, è stato proposto di allungare il termine per le garanzie sui prestiti da 6 a 15 anni, consentendo alle imprese di diluire il proprio impegno finanziario su un arco temporale più lungo, con lo scopo di liberare risorse funzionali alla ripresa economica.
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