Incentivi a tutto gas
20 ago 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Incentivi anche per veicoli speciali e commerciali
Sono ripartiti gli ecobonus per l’acquisto dell'auto, anche in leasing: l'importante è che sia un'auto ecologica a basse emissioni.
Il Dl Sostegni bis ha integrato il fondo automotive con 350 milioni di euro: l’incentivo resta valido fino al 31 dicembre o, almeno, fino a esaurimento risorse.
L'obiettivo della nuova tornata di prestiti auto è favorire la diffusione di veicoli green e agevolare la trasformazione tecnologica, supportando un settore come l'automotive piegato dalla pandemia.
Secondo Acea, infatti, la quota di mercato delle auto elettriche a batteria, nel secondo trimestre 2021, è raddoppiata passando al 7,5% dal 3,5% dello stesso periodo 2020: i veicoli ibridi plug-in, invece, rappresentano l'8,4% delle nuove auto vendute.
Dal 5 agosto è possibile, inoltre, richiedere gli incentivi per veicoli speciali e commerciali: questo è un cambiamento rispetto al passato, visto che in precedenza le agevolazioni spettavano soltanto a chi volesse acquistare un'auto nuova a basse emissioni di carbonio, fino a 135 grammi per km.
Tra i veicoli incentivati rientrano quelli con emissioni di Co2 comprese tra 61 e 135 g/km: vi rientrano anche le auto elettriche, con emissioni nella fascia tra 0 e 20 g/km, le auto ibride plug in con emissioni tra 21 e 60 g/km e furgoni e van, con emissioni entro le 3,5 tonnellate.
Quanto vale l’incentivo?
Il valore è un mix composto da contributo pubblico, sconto minimo del concessionario e presenza di un veicolo da rottamare.
Esistono tre livelli di ecobonus, per il nuovo e per l'usato. Per quanto riguarda le auto nove, le fasce di emissione ricomprese negli incentivi vanno da 0 a 20 grammi di Co2, da 21 a 60 grammi di Co2 e da 61 a 135 grammi di Co2.
La prima fascia è la più ricca: contempla incentivi da 10 mila euro se si vuole comprare un'auto elettrica del valore massimo di 50 mila euro o se si rottama un'auto più vecchia di dieci anni da Euro 0 a Euro 4.
Il bonus è, invece, di 6.500 euro con rottamazione (senza rottamazione l'incentivo scende a 3.500 euro) per comprare un'ibrida che valga al massimo 50 mila euro e rientri nella fascia di emissioni tra 21 e 60 gr/km.
Incentivo di 3.500 euro, infine, senza rottamazione per l'acquisto di un'auto (dal prezzo massimo di 50 mila euro) nella fascia 61-135.
Passiamo all'usato. Anche in questo segmento le fasce sono tre, in base alle emissioni: bonus da 2 mila euro per auto usate che abbiano emissioni da 0 a 60 grammi di Co2 per km; mille euro per la fascia di emissioni da 61 a 90 gr/km e 750 euro con emissioni da 91 a 160 gr/km (con rottamazione).
Come si chiede l'incentivo?
Le modalità per richiedere gli incentivi sono legati alla piattaforma del ministero dello Sviluppo economico: qui devono registrarsi sia i concessionari che i rivenditori.
È a loro carico l'obbligo di prenotare i bonus per ogni veicolo, curandone la procedura prevista. L’ecobonus viene elargito all’acquirente con una compensazione col prezzo di acquisto: in pratica viene decurtato dalla somma totale.
Case costruttrici o imprese importatrici potranno recuperare il contributo in sede di dichiarazione, come credito d'imposta.
Requisiti
Sono previsti una serie di requisiti per avere accesso al bonus: chi si avvale dell’incentivo deve essere persona fisica.
L'incentivo, inoltre, è rivolto solo a chi non abbia già utilizzato i precedenti incentivi, quelli del 2018 e del 2020.
In caso di rottamazione, l'auto deve essere stata immatricolata prima del mese di gennaio 2011: deve essere intestata all'acquirente dell'usato incentivato o a un suo familiare convivente che risulti in tale posizione da almeno dodici mesi secondo le risultanze dello stato di famiglia.
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