Frodi creditizie: per l’economia un anno da 125 milioni di euro
5 ago 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
La maggior parte delle truffe riguarda i prestiti finalizzati
Nonostante la battuta d’arresto avvenuta nel 2020 per effetto pandemia, le frodi creditizie compiute attraverso un furto di identità potrebbero tornare a salire e a far leva su tecniche sempre più sofisticate.
Il meccanismo resta tuttavia sempre lo stesso: vengono sottratti a ignari consumatori dati personali e finanziari per ottenere credito o acquisire beni, con l’intenzione di non rimborsare il finanziamento e di non pagare il costo del bene.
E se nel 2020 la chiusura di molti esercizi commerciali per alcuni mesi e la decisa contrazione delle operazioni di finanziamento ha rallentato tali truffe, all’orizzonte si preannuncia una nuova impennata per effetto del maggior utilizzo delle carte di pagamento, dell’aumento degli acquisti tramite e-commerce e della digitalizzazione di molti processi.
A lanciare l’allarme è l’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit.
Sale l’importo del “bottino”
Le frodi creditizie rappresentano una vera e propria piaga sia per chi intende accedere ad un finanziamento, sia per chi lo eroga e che deve pertanto investire sempre di più in nuove tecnologie per contrastare il fenomeno: nel 2020 in Italia i casi rilevati sono stati oltre 21.800 per un danno stimato per l’economia in quasi 125 milioni di euro.
Rispetto all’anno precedente il numero di frodi risulta in calo del 32,4% per effetto della contrazione delle erogazioni di credito alle famiglie dovuto all’emergenza sanitaria. Si riduce il numero assoluto di truffe ma aumenta invece il bottino: l’importo medio è salito del 21,8% attestatosi a circa 5.650 euro.
Tale tendenza si è registrata durante l’ultimo anno. Nello specifico, sono aumentati notevolmente i casi di frode con importo tra i 10mila e i 20mila euro, che passano dal 10,1% del 2019 all’11,1% del totale nel 2020, e quelli oltre i 20mila euro, che arrivano a toccare il 13,5% (+68,9% rispetto alla precedente rilevazione).
A questo va aggiunto un leggero incremento (+2,5%) dei casi con importo tra i 3.000 e i 5.000 euro, che passano dal 10,4% del totale nel 2019 al 10,7% del 2020.
Prestiti finalizzati più a rischio frode
Il maggior numero di truffe investe i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto, moto, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, ecc), che rappresentano quasi la metà del totale con il 48,8% dei casi e presentano un importo medio pari a 6.292 euro(valore in crescita del +13% rispetto al 2019, quando era di 5.500 euro).
Continuano ad aumentare in modo significativo i casi di frode sui prestiti personali (56,9%), che con il 14,4% del totale dei casi raggiungono il secondo posto per tipo operazione, seppur registrando un calo dell’importo medio del 9,2%.
Le frodi sulle carte di credito subiscono una forte contrazione rispetto al 2019 (pari al 56% circa), attestandosi al terzo posto nel 2020 con una percentuale del 13,6% sul totale.
Raddoppiano i casi di frode sui fidi di conto, che nel 2020 arrivano a spiegare il 5,8% dei casi totali, mentre i casi di frode sui mutui subiscono una vera e propria impennata con un incremento del 46% circa rispetto all’anno precedente, arrivando al 2,8% sul totale.
Elettrodomestici nel mirino
Entrando nel dettaglio dei beni e servizi acquistati con un prestito finalizzato ottenuto in modo fraudolento, quasi un terzo dei casi ha per oggetto elettrodomestici ma una quota significativa ha riguardato anche i comparti auto-moto (12,5% del totale), elettronica, informatica e telefonia (9,7%) e arredamento (7,9%).
Complessivamente le spese per la casa rappresentano il 13,9%, con la categoria arredamento che rappresenta il 7,9% dei casi e i finanziamenti per interventi sugli immobili e ristrutturazione il 6% del totale.
Analizzando la variazione dei trend rispetto al 2019, si registra una sostanziale stabilità sull’acquisto di elettrodomestici con un finanziamento ottenuto in modo fraudolento, che resta la tipologia maggiormente diffusa con il 32,5% del totale.
Interessante evidenziare l’aumento dei casi che hanno come oggetto di frode l’acquisto di auto e moto (+6,1%) e di prodotti di elettronica-informatica-telefonia (+13,4% del totale). Pur a fronte di numeri ancora contenuti, le frodi su finanziamenti relativi a prodotti assicurativi sono cresciute del 49,1%.
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