Aumento dell'inflazione, stangata sulle famiglie

Le ripercussioni si stanno già facendo sentire. Non è un caso, infatti, che stiano già aumentando, almeno da gennaio, i prestiti personali, àncora di salvataggio per tirare avanti nel quotidiano: nel primo mese del 2022, secondo la Banca d'Italia, sono cresciuti del 2,4% anno su anno.

Inflazione, +2.300 euro a famiglia in Trentino

Il picco dell'inflazione, dicevamo, avrà ripercussioni su tutti i nuclei famigliari: la maggiore spesa è destinata a raggiungere quota +2.334 euro su base annua per una famiglia tipo residente in Trentino-Alto Adige. I dati sono del Codacons che ha pubblicato la classifica delle regioni italiane dove i prezzi sono cresciuti a febbraio. Ma soprattutto che chiede l'intervento del governo per calmierare i listini.

Ripercussioni sui consumi

Secondo il Codacons i più penalizzati dall’inflazione sono i residenti in Sicilia, dove i prezzi crescono del 6,8% e in Trentino-Alto Adige, dove aumentano del +6,5% contro una media nazionale del +5,7%.

“Se si analizza la spesa annua per consumi - spiega il presidente Carlo Rienzi - si scopre che i livelli attuali d'inflazione producono una stangata media da 2.334 euro annui per un nucleo famigliare residente in Trentino: oltre 1.000 euro in più rispetto alla stessa famiglia residente in Basilicata, che subisce un aggravio medio di spesa da +1.322 euro”.

La classifica del Codacons

La classifica delle regioni stilata dal Codacons mette al secondo posto tra le regioni più tartassate dall'inflazione la Valle d'Aosta con un'inflazione dl 5,9% e 1.986 euro in più di spesa annua. Terzo il Lazio: +5,9% inflazione e spesa in più da 1.968 euro; quarta l'Emilia Romagna (+5,6% e +1.953 euro anno).

Le regioni meno tartassate sono la Basilicata, ultima con +5,5% di inflazione e 1.322 euro di spesa annua in più, la Calabria (+6% e + 1.439 euro) e la Campania (+5,8% e +1.471 euro di spesa).