Lo shopping degli italiani
La fase che il nostro Paese sta attraversando sembra caratterizzata da una certa cautela riguardo agli acquisti: lo evidenziano i recenti dati dell’Osservatorio Mensile Findomestic (società del Gruppo BNP Paribas). Stando alle ultime rilevazioni, il 78% degli italiani interpellati (quasi otto italiani su dieci, quindi) ritiene che questo non sia un buon momento per fare acquisti, il che segna il record negativo dell’ultimo anno.
Perché crediamo che non sia un buon momento per fare acquisti?
Il sentimento rilevato dall’indagine è alimentato in prima battuta dall’inflazione, che preoccupa quasi il 60% degli intervistati, ma anche dalla conseguente diminuzione del potere d’acquisto, citata come seconda preoccupazione più diffusa.
“Far quadrare il bilancio familiare rappresenta oggi un problema per il 38% delle famiglie, un dato stabile rispetto al mese scorso anche se in lieve miglioramento rispetto a gennaio e dicembre”, è il commento di Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic.
Va segnalato, comunque, che non tutti gli italiani rinunciano completamente agli acquisti: soltanto il 9% (che in sostanza sono quanti riferiscono di affrontare le maggiori difficoltà economiche) rinuncia a progettare acquisti importanti, magari anche ricorrendo a prestiti personali. Per contro, la stragrande maggioranza (pari al 68%) sceglie non di rinunciare, ma di rinviare i propri progetti di acquisto a tempi migliori, con le seguenti motivazioni:
- il 30% fa sapere di non disporre di risorse sufficienti;
- la fetta più consistente riferisce di sentirsi condizionata dalle incertezze del momento.
Ma c’è chi non rinuncia ad avere progetti e a realizzarli
E nonostante il clima di incertezza che aleggia intorno all’economia in questa particolare fase storica (tenuto conto che comunque - senza entrare nel dettaglio - nel quadro globale molti dati economici si sono finora rivelati migliori rispetto a quanto si era temuto uno o due anni fa), c’è comunque una percentuale significativa, pari al 23%, che continua ad avere progetti e a realizzarli.
Tuttavia, sempre secondo Bardazzi, quanti desiderano acquistare beni importanti potrebbero essere inclini a farlo concretamente a una precisa condizione: e cioè che l’acquisto garantisca vantaggi concreti, come un risparmio a medio-lungo termine o un miglioramento della qualità della vita.
Avanti sulla tecnologia, ma ancora con una certa cautela
Un aspetto interessante che è emerso dall’indagine è il ruolo della tecnologia nei comportamenti d’acquisto. Una parte consistente degli intervistati si dichiara curiosa e aperta verso le innovazioni tecnologiche, incluse quelle che appaiono più “avanti” (Intelligenza Artificiale, robotica, visori, auto a guida autonoma e sempre più connesse e via dicendo), ma solamente una minoranza è disposta a spendere di più per prodotti associati a tecnologie innovative.
Più della metà degli intervistati (il 53%, per la precisione) si oppone all’idea di spendere altri soldi in nuove tecnologie, spesso a causa di esperienze passate che lo hanno deluso o a seguito di acquisti che non hanno portato il ritorno sperato.
Una maggiore e più attenta selezione nelle scelte di acquisto
Ricapitolando: se da una parte è vero che l’incertezza economica condiziona significativamente i comportamenti d’acquisto di noi italiani, dall’altra si nota una tendenza prevalente a non rinunciare del tutto agli acquisti ma a procrastinare quelli non essenziali, operando una maggiore e più attenta selezione nelle varie scelte.
Il che non è necessariamente una cattiva cosa.
Preventivo prestito
Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.
Il profilo dell'autore
Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci
Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.
Cerca
Ultimi approfondimenti
- Fotografia Bankitalia sul credito (3 maggio 2024)
- Prestiti per una casa più green (19 aprile 2024)
- Credito, nuova indagine Bce (12 aprile 2024)
- Prestiti per vedere meglio (5 aprile 2024)
- Famiglie tra spesa e inflazione (29 marzo 2024)